Un esempio di docuteatro on-line: narrazione, musica e immagini d’archivio. Il 2 luglio 1970 moriva a Trieste Osiride Brovedani, benefattore e filantropo. Noto come “el signor Fissan” per aver creato l’omonimo stabilimento industriale in città, ha vissuto l’esperienza tragica della deportazione nei campi di concentramento nazisti prima di tornare in patria e diventare esempio di imprenditorialità illuminata ma soprattutto di altruismo.
Bonawentura, in collaborazione con il museo “Casa di Osiride Brovedani” e la Fondazione Osiride Brovedani, ha prodotto lo spettacolo con la drammaturgia di Stefano Dongetti e la regia video di Sabrina Morena e Antonio Giacomin.
Alessandro Mizzi dà voce a Osiride Brovedani, un uomo la cui vita è un esempio della capacità di resilienza dell’essere umano, che pur avendo vissuto delle esperienze drammatiche riesce a riscattarsi e costruire per sé e per gli altri un nuovo destino prospero e creativo. Una lucida testimonianza di prigioniero, che rappresenta un ulteriore tassello per la conoscenza della storia del ‘900 e dei suoi momenti più oscuri, ed è la dimostrazione delle capacità di sopravvivenza e del successivo riscatto delle vittime della crudeltà nazista.
Le letture di Alessandro Mizzi, sottolineate dalla fisarmonica di Stefano Bembi, con le immagini d'archivio dei campi di sterminio dove Brovedani è stato prigioniero, accompagnano lo spettatore in un viaggio nell’interiorità del deportato verso la liberazione dell’uomo.
DA BUCHENWALD A BELSEN diario della prigionia di Osiride Brovedani
Evento on-line visibile gratuitamente fino al 28 febbraio.
