Ad accompagnare sul palco la cantautrice, tra i classici del suo sterminato repertorio e i brani più recenti, ci saranno Andrea Mucciarelli alla chitarra, Francesco Chimenti al basso, Franco Pratesi alle tastiere e Luca Cherubini Celli alla batteria.
Nada non ha certo bisogno di presentazioni, ma è sicuramente più conosciuta dal grande pubblico per la prima parte del suo percorso artistico e per il suo lato più pop e nazional-popolare che non per quello più di ricerca, personale e coraggioso della parte più recente di una carriera tutta anticonformista e fuori dagli schemi. Di sicuro la quindicenne che esordì a Sanremo con “Ma che freddo fa” ha avuto uno dei percorsi di crescita e maturazione artistici tra i più interessanti della musica italiana. Sorprese tutti quando nel 1973 pubblicò un album di canzoni opera di quel ‘genio maledetto’ di Piero Ciampi, livornese come lei, dal titolo “Ho scoperto che esisto anch’io”. La svolta cantautoriale la porterà a collaborare, poi, con Antonello Venditti, Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Paolo Conte e in anni più recenti con Cristina Donà, Zen Circus, Paola Turci, Marina Rei, Carmen Consoli, Ornella Vanoni, Giovanni Truppi, Massimo Zamboni, Cesare Basile, Francesco Motta.
Nada è sicuramente un’artista dall’attitudine molto “rock” nel suo modo di essere artista e nel suo percorso da sempre controcorrente. Anche nell’ultimo album affronta i sentimenti che infuocano la sua anima in un continuo lavoro di introspezione che sa diventare sferzante indignazione per un mondo che sembra sempre più indifferente e disumano. Gioia, inquietudine, amore e paura messi a nudo anche nei concerti dal vivo e offerti al pubblico quasi in un rito laico di condivisione, in una esperienza autentica e che arriva al cuore.