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OFFICINE METALLICHE

Concerto elettroacustico per voce sola

di e con Ivan Zerbinati

Uno spettacolo e un progetto eccentrico e sorprendente nella produzione made in Miela tutta nata nella testa (ma anche nel garage) dell’attore e performer Ivan Zerbinati. Un sogno work in progress - e che ora giunge al suo secondo step dopo la presentazione nella rassegna “Let’s play” della scorsa estate - per la personalissima e potente rilettura e messa in scena sonora di un inferno dantesco interamente basato sul potere evocativo della voce e di diverse sonorità. Quasi un concerto per endecasillabi danteschi e suoni acustici e elettronici  miscelati in un magma sonoro suggestivo, poetico e ‘infernale’.

Il “ridottino” del Miela diverrà per quattro giorni (giovedì 26, venerdì 27, lunedì 30 e martedì 31 maggio) la ‘camera sonora’ in cui far risuonare e rivivere le voci di Paolo e Francesca, del Conte Ugolino e la violenza dei diavoli di Malacoda, tra paesaggi di pece bollente e laghi ghiacciati.

Gli spettatori assisteranno allo spettacolo collegati tramite cuffie wireless, per un massimo di 30 spettatori a replica, raccolti attorno a una gabbia in tubi innocenti che farà da scheletro a una serie di strumenti in lamiera elettrosaldata: flauti, strani clarinetti, diversi looper e anche un’artigianale testa binaurale.  Lamiere, barre in acciaio, legno, sughero, acqua, gomma: materiali e strumenti percossi, sfiorati, graffiati e fatti risuonare e vibrare in quella che, dice Zerbinati, “non è una scatola degli orrori sonora, ma un luogo doloroso dove abita un’umanità perduta”.

Un personale inferno dantesco.

https://www.miela.it/spettacoli/officine-metalliche/