Quest'anno ricorrono i quindici anni dal massacro di Srebrenica.
Nella piccola città della BiH orientale, si è consumata, nel luglio 1992, una tragedia collettiva che l'Europa, dopo la Seconda guerra mondiale, non voleva ritenere più possibile.
Nel trailer sono intervistate sei vedove di quella città. Testimonianze sobrie senza lacrime, né orrore, né sangue o rancore.
Queste donne sono sopravvissute allo sterminio, ma hanno perso tutti i maschi delle loro famiglie, figli, fratelli, mariti, padri, cugini: in una settimana, sono stati uccisi 8.106 bosniaci. A Srebrenica è successo quello che l’Europa, per sessant'anni, ha ribadito: “mai più”.
Vari gruppi, società e associazioni italiane, stanno assistendo i sopravvissuti al genocidio di Srebrenica. Un gruppo di Trieste sta soccorrendo, da quattro anni, le sei vedove che ora risiedono nel villaggio di Lukavica (Tuzla). Sono stati portati loro sostegno medico, medicinali, cibo, vestititi, denaro. A questa iniziativa hanno partecipato molti cittadini, gruppi NGO e istituzioni internazionali site a Trieste.
Il trailer realizzato intende promuovere una raccolta sistematica e coerente delle testimonianze di queste sei donne. L'intenzione è quella di raccogliere e conservare la loro memoria e produrre un documentario.
con il Patrocinio della Provincia di Trieste
Con il sostegno e la collaborazione della Commissione delle Pari Opportunità tra Uomo e Donna della Provincia di Trieste, della Casa Internazionale della Donna di Trieste, di Bonawentura/Teatro Miela e dell'Associazione Culturale Spaesati.