Sogni e quotidiano nella Repubblica Democratica Tedesca
8 film tedeschi inediti in lingua originale sottotitolati in italiano
Proponendo questa rassegna si spera non solo di riuscire a costituire uno sguardo più consapevole verso il passato, verso quella che è anche la nostra Storia, ma di riuscire a costituire, contemporaneamente, anche un più consapevole sguardo verso il futuro, nel senso di andare oltre parole come regime comunista, Stasi o Trabant. Riuscire per una seconda volta, in un certo senso, ad abbattere il Muro, per chiedersi ( al di fuori della dimensione polemica sul valore o meno di certe ideologie) se la fine fallimentare di questo paese (e dei suoi consimili) debba coincidere con la fine di ogni desiderio umano di pensare e progettare una terra diversa e migliore da quella presente.
La leggenda di Paul e Paula
(Die Legende von Paul und Paula) RDT 1973, 35mm/colore, 106’; regia di Heiner Carow; Sceneggiatura: Ulrich Plenzdorf; Musica: Peter Gotthardt; Montaggio: Evelyn Carow; Costumi: Barbara Braumann; con Angelica Dömrose, Winfried Glatzeder, Heide-Marie Wenzel, Fred del Mare.
Uno dei più bei film e dei più grandi successi della cinematografia della Repubblica Democratica Tedesca. Una storia d’amore ai tempi del socialismo reale (e deformato) che ha commosso ed entusiasmato (e continua ancora a farlo) milioni di spettatori. La passione di Paola per Paul non conosce mediazioni e si scontra con il grigiore di una ideologia burocratizzata e spogliata d’ogni “assalto al cielo” che ha privato le vite di suoi tanti cittadini di desiderio e di utopia.
Sunny la solista
(Solo Sunny) RDT 1980, 35mm/colore, 105’; regia di Konrad Wolf; Sceneggiatura: Dieter Wolf; Musica: Günter Fischer; Costumi; Rita Bieler; Montaggio: Evelyn Carow; con Renate Kößner, Alexander Lang, Heide Kipp, Dieter Montag.
Sunny è una giovane cantante di Berlino che con una band gira tra piccole città e paesini della DDR. All’improvviso però la vita dell’anticonformista Sunny si complica. La giovane e bella cantante s’innamora del filosofo Ralph, ma viene da questo tradita, dopo un litigio con alcuni colleghi di lavoro è cacciata dalla band. Sunny cade così nella depressione e tenta il suicidio. Ritrova però lentamente la voglia di vivere e di cantare. Il regista Konrad Wolff, uno dei massimi esponenti della cinematografia di questo paese, realizza in realtà attraverso Sunny il ritratto di un artista che non vuole arrendersi ad accettare una realtà rimpicciolita e resa meschina da una ideologia appassita.