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GRAZIE PINA!
Omaggio a Pina Bausch

GRAZIE PINA!<br>
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Ore 18.00

COFFEE WITH PINA
regia: Lee Yanor
coreografia e interpretazione: Pina Bausch
Israele 2003, 17'
La regista israeliana Lee Yanor presenta la vita lavorativa di Pina Bausch dentro e fuori dallo studio, insieme alle riprese degli spettacoli “Aguà” al Theatre de la Ville di Parigi nel 2002 e “Rough Cut” al Wuppertal Tanztheater nel 2005.

CAFÉ MÜLLER
regia e coreografia: Pina Bausch
interpretazione: Malou Airaudo, Pina Bausch, Dominique Mercy, Jan Minarik, Nazareth Panadero, Jean-Laurent Sasportes
Germania 1987, 45'
Uno dei lavori più autobiografici di Pina Bausch, Café Muller trae spunto dalla sua esperienza nel Caffé del padre, nella Germania del dopoguerra. Nel locale di famiglia, una Bausch ancora bambina trascorse ore a osservare la lotta degli adulti in una società devastata e ferita.

DAS FRÜLINGSOPFER / LE SACRE DU PRINTEMPS
regia: Pit Weyrich
coreografia: Pina Bausch
Germania 1978, 37'
Trenta ballerini, quindici uomini e quindici donne, danzano nella terra che ricopre il palcoscenico, su una splendida idea dello scenografo Rolf Borzik. Ci fa pensare all'antica Grecia, alle danze offerte agli dei su palcoscenici frastagliati, appena sopra il livello del mare. I corpi delle ballerine sono ricoperti da veli, i capelli sono sciolti sulle spalle, i ballerini sono a torso nudo. Il contatto tra uomini e donne è brusco, violento, terribile.

A PRIMER FOR PINA
regia: Susan Sontag, Jolyon Wimhurst
Gran Bretagna 1984, 38'
Scrittrice e critica americana, Susan Sontag ha dedicato a Pina un essai télévisuel. Analizza l'evoluzione del processo di lavoro della coreografa, il suo rapporto con la musica, la scrittura che si basa sul collage e sul montaggio cinematografico, descrive le sue tecniche d'improvvisazione con i danzatori e situa il suo lavoro nel contesto storico del teatrodanza tedesco, senza dimenticare il legame con l'espressionismo.

Ore 21.00

Il critico teatrale ROBERTO CANZIANI presenta un breve ricordo di Pina Bausch.

a seguire:
E LA NAVE VA
regia: Federico Fellini
sceneggiatura: Federico Fellini e Tonino Guerra, con testi di Andrea Zanzotto
fotografia: Giuseppe Rotunno
scenografia: Dante Ferretti
coreografia: Leonetta Bentivoglio
costumi: Maurizio Millenotti
Italia-Francia 1983, 132'
Napoli, 1914. Tra una folla di scugnizzi salpa il transatlantico “Gloria N.”, diretto verso un'isola dell'Egeo con le ceneri di una famosa cantante. Musicisti, direttori d'orchestra e vecchi ammiratori della diva affollano la nave, intrattenuti dal giornalista Orlando (Freddie Jones) e accompagnati da un granduca prussiano e da sua sorella Lherimia, una principessa cieca e veggente (Pina Bausch). Tutto prosegue fra le varietà del gran mondo, e dalla stiva fa la sua comparsa persino un rinoceronte, annunciato da un fetore insopportabile. L'idillio però presto si rompe. Sulla “Gloria N.” viene accolto un gruppo di naufraghi serbi, fuggiti dopo l'attentato di Sarajevo, e all'orizzonte compare anche una nave da guerra della flotta austroungarica.
La pellicola è stata premiata con cinque Nastri d'argento e quattro David di Donatello (miglior film, sceneggiatura, fotografia e scenografia).