
di Reiber Werner Fassbinder
con Hanna Schygulla, Günter Lamprecht, Ivan Desny, Gisela Uhlen
Rft, 1978, col,. 120', versione originale tedesca s/t italiano
Nucleo centrale del film (…) sono gli anni immediatamente dopo il crollo del regime nazionalsocialista, quando tra le macerie delle città prendeva forma l'edificio dei valori morali e sociali su cui si basava la Repubblica Federale nata nel 1949. La pellicola racconta la storia di Maria Braun, una donna che si sposa sotto i bombardamenti in piena Seconda Guerra Mondiale. L'indomani della prima notte di nozze Hermann, il marito, deve partire per il fronte orientale. Come altri milioni di donne, Maria aspetta invano il ritorno del suo uomo.
(…) Fassbinder non solo realizzò un melodramma convincente ed esteticamente essenziale – con concreti riferimenti al periodo storico trattato – ma dipinse anche la figura di una donna molto forte, che in un momento difficile come l'immediato dopoguerra vuole trovare la sua strada e, per non soccombere, deve imparare a imporsi e e a cavarsela da sola in una società ancora fortemente patriarcale. (…) L'entusiasmo per il film, che in effetti rappresenta uno dei vertici dell'attività artistica del regista, fu debordante.
(da “Un giorno è un anno, è una vita” di Jurgen Trimborn, Il saggiatore, Milano, 2014, edizione italiana a cura di Anna Ruchat)