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IL REGISTRO DEI PECCATI

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regia Moni Ovadia
interpreti Moni Ovadia
produzione Promo Music

È forte il legame tra Trieste e Moni Ovadia, poliedrico artista nato in Bulgaria da una famiglia ebraico-sefardita. Un legame tanto forte che Ovadia, nel 1998, scrisse, diresse e recitò Trieste, ebrei e… dintorni, un itinerario semiserio in forma di spettacolo sulla presenza ebraica in città, prodotto proprio dallo Stabile del Friuli Venezia Giulia.
E finalmente, a cinque anni dall’ultima apparizione al Rossetti con Le storie del signor Keuner ora vi fa ritorno. Scrittore, musicista e attore, Ovadia nel recital-reading Il registro dei peccati da lui ideato e interpretato, usa racconti, melopee, narrazioni e storielle per condurre lo spettatore dentro un mondo straordinario che è stato estirpato dal nostro paesaggio umano e spirituale. Il linguaggio più autentico con cui si espressero gli ebrei della diaspora ebraica fu quello del khassidismo, che è la celebrazione della fragilità umana e della sua bellezza. Sarà questo l’universo al centro del nuovo spettacolo.
Come sempre Ovadia ha deciso di alleggerire il peso dei contenuti con l’umorismo che lo caratterizza e che lui stesso ha definito in una recente intervista di Francesco Bellu, per Sassari Notizie «come un bagliore di luce che ci illumina. Ed è da qui che scaturisce la risata, perché ci sentiamo liberati. L’umorismo ebraico è paradossale in questo senso e serve a sconfiggere le brutalità e le arroganze del mondo che ci circonda».
Moni Ovadia è stato premiato nel 2012 dal Presidente della Repubblica Napolitano per la carriera artistica dedicata ai temi della pace e dell’integrazione delle culture.