di Marko Sosič
con Marco Puntin
progetto a cura di Laura Forcessini
produzione Bonawentura
Il lirico monologo dà voce al grande Artista attraverso frammenti di vita e di morte nel loro significa-to primordiale e metafisico. Riflessioni sulla propria arte, sulla verità e la menzogna, sulla necessità di comprendere l’essenziale e vedere oltre a ciò che vedono gli occhi, a cercare di comprendere nell’ombra della propria vecchiaia e nell’oblio dei ricordi il valore dell’uomo e il senso della vita. Un frammento su uno degli artisti difficilmente collocabili sia al modernismo che al primo postmoderni-smo, un omaggio ad uno degli artisti più individualisti per il quale l’impatto con il paesaggio, da prima quello carsico in seguito quello dalmata, castigliano, svizzero e italiano, infine quello di Dachau, ha avuto una significativa influenza sull’esperienza artistica e quella della sua vita personale.