di Manlio Marinelli
con Sara Alzetta
A Maria Farrar, infanticida rinchiusa in carcere e che per il suo crimine viene uccisa dalle altre detenute, Bertolt Brecht dedica una delle sue poesie più belle.
Manlio Marinelli, giovane autore palermitano di stanza a Torino, apre il racconto che ne fa Brecht reinterpretandolo in senso mediterraneo, barocco. Maria Farrar è una ragazza del proletariato torinese della prima emigrazione meridionale e nel suo universo ristretto il prete è veneto, la “più baffuta delle sorelle suore del pio albergo” è meridionale come lei, le appare una Madonna modenese mentre un sorcio le parla in romanesco. Nella sua triste storia incontrerà anche uno psichiatra di Milano e un politico dalla fiera identità padana. Uno spettacolo divertente e terribile al tempo stesso.