di Terenzio Mirandola
In ogni vita accadono fatti e situazioni molto simili, differenziati tra loro solamente dall’elemento persona. Il tocco di ogni carattere rende soggettivo e diverso ogni piccolo avvenimento. Così la tristezza può tramutarsi in gioia, la serenità in agitazione, la compostezza in pazzia. Caso tipico del repertorio de LA ZARGNAPOLA TEATRO è questa commedia ambientata nella bassa veronese, nell’immediato dopoguerra. Lo scontro tra padri e figli è qui evidenziato al contrario, come patto di alleanza tra la vecchia e la nuova generazione dei maschi, dove le zingarate e le burle nei riguardi delle donne sono bisogno primario, per non perdere l’allenamento.
Non è una storia anti-femminista, anzi la saggezza viene chiamata “donna”, mentre gli uomini perdono il loro tempo nel fantasticare, per meglio realizzare i lori scherzi.