Teatro e Cabaret

incroci teatrali / nuove scritture

LADY GREY

Con le luci sempre più fioche

LADY GREY Featured Image

di Will Eno
traduzione di Elena Battista, commissionata da BAM Teatro
con Alice Giroldini
regia Marco Maccieri
produzione Centro Teatrale MaMiMò e Teatro Nazionale Genova
presentato in speciale accordo con United Talent Agency, per gentile concessione di Arcadia & Ricono Srl

spettacolo vincitore del premio Miglior Spettacolo, Miglior Attrice ad Alice Giroldini e del Premio della Stampa al Roma Fringe Festival 2022
progetto vincitore del bando “Mal di Palco 2018” Tangram – Torino

In un’epoca in cui la parola identità sempre di più si svuota del suo significato esistenziale, Will Eno costruisce un testo che propone all’attrice di rinunciare alle sicurezze del teatro drammatico per tentare un percorso pericoloso nelle profondità dell’animo umano. La protagonista, alla ricerca della propria identità, pian piano si svela e racconta tutte le sue molteplici vite di donna, sempre in bilico tra un atto di verità e un atto artistico, fino ad arrivare alla completa nudità, al momento in cui l’anima è lasciata sola con sé stessa, e invita il pubblico a fare altrettanto.

Una donna sola sul palco sta aspettando il pubblico per iniziare quella che sembra essere una conferenza, ma ciò che avviene è il tentativo di raccontarsi al mondo a partire dal ricordo di un compito che doveva svolgere da ragazzina a scuola: il “Mostra e Dimostra”, ovvero portare in classe qualcosa di importante e rappresentativo di sé – un oggetto, un animale domestico, una foto – e parlarne. La bambina prende alla lettera il compito della maestra portando qualcosa di sorprendente: se stessa.

l pubblico la osserva e ascolta «in educata assenza di reazioni» mentre lei lo incalza provando a scuoterlo, o a spiazzarlo, tramite improvvisi scarti recitativi e repentini silenzi; peraltro amplificando spesso al microfono digressioni ulteriori ed esibendosi in estemporanei numeri di vario genere, interrotti da dichiarazioni di scacco oppure frustrazioni e persino cattiverie: recanti, tuttavia, nuovi «perché» sui fondamenti della «nostra vita maledetta.[..]”
Damiano Pignedoli – Dramma.it

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