
di Daniel Glattauer
scene Antonio Panzuto
costumi Antonio Panzuto
video Raffaella Rivi
luci Enrico Berardi
regia Paolo Valerio
produzione Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona – Gat/Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia
interpreti Chiara Caselli e Roberto Citran
«Mia amata immortale» scriveva Beethoven a una misteriosa donna, e prima e dopo di lui, pagine e pagine d’amore sono state vergate e spedite fra innamorati celebri – Joyce e Nora, Sibilla Aleramo e Dino Campana, Jean-Paul Sartre e Simone de Beavoir – o fra cuori sconosciuti… e ancora ci fanno sognare, raccolte per sempre in libri ed epistolari. C’è posto per un romanzo d’amore epistolare oggi, ai tempi di internet, degli sms e degli “emoticon” con i cuoricini? Lo scrittore e giornalista austriaco Daniel Glattauer ci insegna che sì, i sentimenti trasformati in parole – viaggino su pergamena o per e-mail – hanno sempre un’immensa forza incantatrice, tanto che il suo Le ho mai raccontato del vento del Nord è diventato un bestseller in 17 Paesi nonché un radiodramma e un testo teatrale di successo. Per la regia di Paolo Valerio e interpretato con intensità e raffinatezza da Chiara Caselli e Roberto Citran approda ora sui palcoscenici italiani: una favola moderna che racconta come da un errore – una mail spedita ad un indirizzo sbagliato – può nascere un’amicizia giocosa e complice e poi un sentimento ben più potente. I due perfetti sconosciuti che per un dispetto dell’e-mail avviano il loro epistolario, sono persone qualsiasi: Leo Leike, psicolinguista, sembra collezionare fallimenti sentimentali, Emmi Rothner è una moglie irreprensibile ed ha due amati bambini. Eppure, forte come il vento del nord, il sentimento s’insinua, li travolge e attraverso uno dei dialoghi d’amore più coinvolgente, ironico, e delicato della letteratura contemporanea, arriva fino agli spettatori, facendoli sorridere commossi.