Secondo appuntamento della “Rassegna dei film sloveni in Italia” con l’anteprima e la prima assoluta del ritratto documentaristico “Milko Bambič: In Statu Nascendi”, checi svela la vita e le opere di Milko Bambič, artista sloveno che fu una figura chiave nella scena artistica triestina del suo tempo.
Il film utilizza le trame del tempo e dello spazio storico per presentare la personalità giocosa e indipendente di un artista controverso che fino ad oggi è rimasto ai margini e relativamente sconosciuto nella scena artistica della Slovenia centrale, ma protagonista nella sfera artistica a Trieste.
Milko Bambič (1905—1991) pittore, illustratore, poliglotta, poli storico, inventore, critico d’arte, scrittore, pioniere dei fumetti e delle caricature slovene e visse tra Trieste, Idrija, Ljubljana, Zagabria, Belgrado e di nuovo a Trieste. Il film ritrae un creatore controverso rimasto praticamente sconosciuto fino ad oggi. Tra i suoi numerosi successi, nel 1931 Bambič realizzò l’immagine dei tre cuori per l’acqua minerale Radenska. Nel 1927 pubblicò sul mensile La nostra voce (Naš glas) il libro illustrato satirico e antifascista Bu-ci-bu, il primo fumetto sloveno che predisse la caduta di Benito Mussolini. Il film presenta la personalità giocosa e indipendente di Bambič, che ha segnato profondamente il panorama artistico in un’epoca in cui alcune professioni artistiche non esistevano ancora.
A fine proiezione il pubblico avrà l’occasione di dialogare con il regista Radovan Čok, il direttore della fotografia Predrag Bambić e la produttrice nonché coautrice della sceneggiatura Slađana Vide della casa di produzione Solsticij, che ha prodotto il film assieme al con il Kinoatelje e la casa di produzione serba Montage.
“A partire dal fauvismo (dalla parola francese selvaggio) per poi passare al futurismo e al fascismo fino ad arrivare ai vari altri ‘ismi’, il XX secolo è stato un periodo brutale del quale Milko Bambič rimane un protagonista sfuggente. Posso facilmente immaginare Bambič come uno dei personaggi raccontati nelle opere di Vladimir Bartol. Seduto su Al-Araf, con un piede da una parte e l’altro dall’altra parte del muro della conoscenza, dove suona il violino mentre soffia un vento forte.”
Radovan Čok