THE MERCHANT OF VENICE
di Orson Welles
Charles Gray, Oja Kodar, Irina Maleeva, Orson Welles
Usa, 1969, 35', v.o. inglese – s/t italiano
Scene dall’opera di Shakespeare sui torti subiti dall’usuraio Shylock a Venezia. Sua figlia Jessica fugge con il cristiano Lorenzo e si converte. Shylock perde sia la figlia che i suoi soldi.
Emblematicamente wellesiana è la rocambolesca produzione e l'incredibile recupero de Il mercante di Venezia, film incompiuto considerato universalmente perduto, che torna a nuova vita grazie al ritrovamento nel 2015 di nuovi materiali da parte di Cinemazero (Pordenone). Buona parte del film era stata consegnata diversi anni or sono da Oja Kodar, attrice, musa ispiratrice e ultima compagna di Orson Welles, al Filmmuseum München. Unendo i materiali dell'archivio tedesco a quelli ritrovati da quello friulano, aggiungendovi alcune scene conservate dalla Cineteca di Bologna, dopo un accurato lavoro di ricerca (La Cinémathèque Française; Paris Mercury Theatre Productions, New York; Special Collections Library at the University of Michigan, Ann Arbor), si è potuti arrivare a realizzare una ricostruzione del film puntando a una versione che fosse il più possibile simile a com'era stato pensato e realizzato nella sua ultima versione da Orson Welles all'epoca.
A seguire
OTELLO
di Orson Welles
con Orson Welles, Micheál MacLiammóir, Robert Coote, Suzanne Cloutier, Hilton Edwards, Michael Laurence, Fay Compton, Doris Dowling
Italia, Francia, USA, 1951, 97'
edizione restaurata da CSC – Cineteca Nazionale di Roma
Il moro Otello, stimato generale veneziano, e la bella Desdemona, figlia del senatore Barbanzio, si sposano segretamente a Venezia.
Nella chiesa dove si stanno celebrando le nozze, due uomini stanno sullo sfondo: sono Iago, ufficiale di Otello che cela un incommensurabile odio per quest’ultimo, e Roderigo, follemente innamorato di Desdemona. Dopo la loro unione, Otello parte per combattere la flotta turca, quindi si incontra con sua moglie a Cipro, dove viene nominato governatore. L’infido Iago è determinato a rovinare la felicità dei novelli sposi manipolando il loro entourage…
Il film è presentato nella versione italiana, con i dialoghi a cura di Gian Gaspare Napolitano supervisionati dallo stesso Welles, che doveva essere presentata a Venezia nel settembre 1951, ma che Welles ritirò all’ultimo momento dal concorso annunciando che la copia non era pronta. Una nuova versione, più corta ma in inglese, fu presentata al Festival di Cannes nel maggio 1952, vincendo il Grand Prix. Un'altra occasione per il regista e attore di maneggiare l'opera di Shakespeare e vestire i panni tragici del personaggio di Otello e raccontare una storia in cui i più bassi sentimenti umani sono motore e protagonisti della scena.