Pupkin Kabarett, il cabaret che vanta innumerevoli tentativi di imitazione tutti venuti meglio.
Si o No è una scelta troppo secca aggiungiamo un forse o un ripeta la domanda, questo è lo spirito con cui il Pupkin Kabarett ha lavorato questa settimana pre-referendaria per lo spettacolo post-referendario.
Potete aspettarvi di tutto. Il loro ambizioso obiettivo è arrivare vivi a Natale e c’è da dire che, malgrado l’età, non c’è proprio verso di farli scendere dal palco. Certo, se qualcuno in sala urla improvvisamente ‘offro da bere al bar’ qualche volta succede. Puntali come il rimorso, i manigoldi si ripresentano ogni quindici giorni al Miela con i loro sketch, i loro monologhi, qualche balletto dall’improbabile coreografia e qualche canzone rigorosamente ben stonata.
La Niente Band al gran completo li segue attonita e poi suona pezzi con entusiasmo misto a indolenza balcanica. Il pubblico applaude convinto perché non crede che possa esistere ancora della gente così in questi anni di ottimismo obbligatorio.
Alberto Astorri e Paola Tintinelli ci regaleranno un piccolo assaggio de “Il Sogno dell’arrostito” in scena giovedì 8 al Teatro Miela per la prosa curiosa del giovedì.
Entrata libera uscita obbligatoria.