
Ore 19.00 film:
LE NEVI DEL KILIMANGIARO
di Robert Guédiguian
Francia, 2011, 90’
Nonostante la recente perdita del lavoro, Michel vive felicemente, circondato dall’affetto degli amici, dei figli e dei nipoti, insieme alla moglie Claire con la quale ha condiviso trent’anni di matrimonio e d’impegno politico. Le loro coscienze sono immacolate tanto quanto la loro visione della vita. Questa armonia viene spezzata il giorno in cui due sconosciuti armati entrano nella loro casa derubandoli dei loro risparmi e lasciandoli sotto shock. Lo shock è ancora più forte quando scoprono che l’aggressione è opera di un giovane operaio licenziato insieme a Michel. Quella violenza è opera di uno di loro. Se l’interrogativo è amaro – per chi e per cosa abbiamo lottato?
Robert Guédiguian (Marsiglia, 1953) è un regista francese. Ha diretto vari film, tra cui Marius e Jeannette (1997), Al posto del cuore (1998), À l'attaque! (2000), La ville est tranquille (2001), Marie-Jo e i suoi due amori (2002), Le passeggiate al Campo di Marte (2005), Le voyage en Arménie (2006), Lady Jane (2008) e Le nevi del Kilimangiaro (2011). Ambientazione ricorrente dei film di Guédiguian è la sua città natale, Marsiglia, spesso ritratta dall'ottica dei lavoratori del vecchio porto.
Ore 20.30 incontro:
LAVORO OPERAIO IERI E OGGI
Cambiamenti generazionali e di mentalità
Con le storiche Gilda Zazzara (Università Ca’ Foscari, Venezia), e Ariella Verrocchio (Istituto Livio Saranz), e con Glauco Rigo (ex operaio VM Motori), e l’operaio Arouna Ngouansa.
Studiosi e i protagonisti riflettono sulle trasformazioni nel vissuto operaio tra gli anni settanta e l’epoca attuale.
Gilda Zazzara svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, presso la quale ha conseguito il dottorato di ricerca con una tesi sulla nascita della storia contemporanea in Italia (Premio «Ettore Gallo» 2009) da cui La storia a sinistra. Ricerca e impegno politico dopo il fascismo (Laterza 2011). Su questo tema ha pubblicato diversi saggi, tra cui La Società degli storici italiani tra politica professionale e tutela corporativa (1962-1974) («Memoria e Ricerca» 2005) e Delio Cantimori e la «Rivista storica del socialismo» («Belfagor» 2009). Da alcuni anni associa alla storia della storiografia ricerche e inchieste di storia del lavoro (Operai in croce, «Venetica» 2008; Veneto agro, Ires-Istresco 2010; Rivoluzioni di paese, «Venetica» 2010). Ha redatto il volume Il Petrolchimico (Il Poligrafo 2009) per la collana «Novecento a Venezia. Le memorie, le storie», diretta da Mario Isnenghi.
Ariella Verrocchio, Nata a Milano nel 1961, dal 2006 è direttrice scientifica dell’Istituto «Livio Saranz» di Studi, Ricerche e Documentazione sul Movimento sindacale a Trieste e nel Friuli Venezia Giulia. I suoi principali interessi sono attualmente rivolti allo studio della Storia del lavoro, con particolare attenzione per la Storia delle donne e di genere, di cui è stata più volte docente nell’Università degli Studi di Trieste. Tra i suoi ultimi lavori, la cura dei volumi Lavoratrici e lavoratori: le fonti archivistiche (Edizioni Università di Trieste, 2009) e, con Paola Tessitori, Il lavoro femminile tra vecchie e nuove migrazioni. Il caso del Friuli Venezia Giulia (Ediesse, 2009).
In collaborazione con l’Istituto Livio Saranz di Trieste e La Cappella Underground
Ore 22.00 documentario:
Gli occhi dell'Africa
BENDA BILILI!
di Florent de la Tullaye e Renaud Barret
Congo – Francia, 2010, 85’
Un documentario realizzato seguendo per cinque anni gli Staff Benda Bilili, dalla strada al successo internazionale. È una storia di una band “speciale”: cinque degli otto membri sono disabili. Un film che ha incantato il pubblico di Cannes 2011 e gli ha strappato una standing ovation.
In collaborazione con Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Caritas Diocesana di Gorizia, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.