Film, concerti, teatro, improvvisazioni di ospiti famosi.
ore 19.00: PIETAS Flora Contoli
VERRÀ LA MORTE E NON AVRÀ OCCHI Adriano Marenco
MA CHE MORTE E MORTE! PINUCCIO SONO! Alessio Giannone
ore 19.15: MORIR SÌ GIOVANE E IN ANDROPAUSA Scena Verticale
ore 20.35: TRIESTE: LA VERITÀ PROIBITA Maurizio Zacchigna
ore 21.00: MOANA PORNO REVOLUTION Irene Serini e Marcela
ore 22.05: Lanciaspezzata
ore 23.00: LABOR MattatoioScenico
ore 23.50: Maxmaber Orkestar
ore 19.15:
MORIR SÌ GIOVANE E IN ANDROPAUSA
Scena Verticale di Dario De Luca e Giuseppe Vincenzi, con Dario De Luca e con Omissis Mini Órchestra
Per la società italiana, un uomo non appartenente alla casta è definito Giovane per giustificare il fatto che nonostante i suoi 80 anni ancora non si è seduto su alcuna sedia. Alla fine della “Traviata”, la giovane Violetta, consumata dalla tisi e in procinto di morire, con l’ultimo fiato che le resta nel petto, riesce a mormorare “Gran Dio, morir sì giovane, io che penato ho tanto!”. Pochi versi, immortalati dalle note del grande Verdi, trasmettono tutta la sofferenza, lo sconforto e la disperazione di una giovane che muore nel fiore degli anni. E come Violetta, oggi è questa generazione che muore.
Lo spettacolo porta in scena la voce di una collettività, evidenziare bisogni e desideri di una generazione, quella dei trenta-quarantenni, lasciati in mutande da una società gerontocratica e senza futuro. Con la musica, le parole e una sana ironia.
ore 21.00:
MOANA PORNO REVOLUTION
di e con Irene Serini, drammaturgia e regia di Marcela Serli
Anita è una giovane donna poco abile in materia di sesso che si trova a sfogliare un giornaletto porno. Le piace e si terrorizza. Da qui ha inizio un viaggio intorno a Moana Pozzi: una che dichiarava con semplicità disarmante che la lussuria non è un vizio ma un piacere, che la pornografia è un desiderio sessuale che diventa reale. Una donna in qualche modo rivoluzionaria, fondò la sua carriera sulla violazione di quello che per altri era proibito, per ricordarci che il tabù una volta creato, va violato- Così Anita si scopre bisognosa della propria “porno – revolution”, varcando confini
ore 22.05:
LANCIASPEZZATA
Tre musiciste, tre percorsi differenti, si ritrovano in un trio che naviga musicalmente attraverso le varie esperienze da cui ciascuna proviene. Si passa così dal jazz alla musica classica, dal klezmer alla musica balcanica fino ad arrivare al nuevo tango argentino ed alla musica contemporanea. Sulla scena romana da anni, le tre musiciste vantano individualmente le più diverse esperienze musicali e collaborazioni con importanti nomi della scena jazzistica italiana, di musica classica e popolare, nonché partecipazioni a trasmissioni radiofoniche, televisive ed a spettacoli teatrali con musica dal vivo.
ore 23.00:
LABOR
Ideazione e interpretazione Giulio Morgan e Giorgio Pacorig
(consulenza artistica Rodolfo De Gasperi e tecnica Enrico Giletti, produzione Omissis festival dello spettacolo contemporaneo, Mattatoioscenico e Gruppo area di ricerca Dobia.lab)
Un attore e la sua voce.
Un musicista e il suo piano fender rhodes.
Un argomento sulla bocca di tutti: il lavoro.
Il lavoro che nobilita l’uomo. Quello che non c’è. Quello precario. Quello fino a 68 anni. Il lavoro che unisce. Quello che abbruttisce. Quello che rende liberi. Quello che ammazza. Quello nero, quello bianco, quello rosso. Il lavoro come fatica e unione, gioia e violenza.
Dedicata all’attualissimo tema del lavoro, la performance si presenta come un esperimento di rinnovamento del genere del teatro sociale, attraverso la destrutturazione della drammaturgia, costruita non per spiegare né per indignare: solo un insieme apparentemente disordinato di testi, ispirati da letture classiche, per riflettere insieme sul fatto che, forse, il presente non è tanto diverso da ieri.
ore 23.50:
MAXMABER ORKESTAR
Voci, fisarmonica, sax soprano e contralto, chitarre, batteria e basso acustico, per trascinare gli ascoltatori in un viaggio attraverso la tradizione popolare dell’Europa orientale e del Mediterraneo. Klezmer, musica rom e dei Balcani, vecchie canzoni italiane e un pizzico di jazz si intrecciano in un sound allegro e malinconico allo stesso tempo: Maxmaber Orkestar vi sedurrà con ritmi avvolgenti e inusuali, melodie arcaiche e danze trascinanti.
FOYER – INTERMEZZI
A TriesteRIParte il pubblico sarà intrattenuto, nelle complesse operazioni di cambio palco fra un gruppo e l’altro, con incursioni di ogni tipo.
ore 20.15: Sonemo
ore 21.50: Marco Velluti
ore 22.50: Bu Cho
ore 23.30: OSPITE SEGRETO
ARTI VISIVE
SCENARI DI MAGGESE, il titolo dell'esposizione fotografica collettiva che accompagna il festival. «La mostra racconta la dimensione sospesa di un'attesa – spiega la direttrice artistica Flora Contoli -. Un orizzonte condiviso, immobile, che ha caratterizzato un’intera generazione e ne ha addomesticato desideri e speranze. Un fermo immagine infinito, avaro di possibilità concrete, che si è riempito però di sogni. E che sta per terminare». Sei i fotografi che esporranno i loro scatti, tre provenienti da Roma, (Flora Contoli – “Celebrating life – flamenco”, Simona Cormanni – “Bianco sporco” e Claudio Magagnini – “D'inverno, tra Roma e il mare”), altri tre da Trieste (Elisa Biagi – “Attese”, Luca Quaia – “Le nuove solitudini” e Michela Scagnetti – “Dead memories”).