Metodo
Non conosco nessun metodo se non quello di mettersi ogni giorno in discussione, mettendo al centro della visione l’attenzione pura, quasi infantile, profondamente intuitiva, alla realtà. La fotografia è per me una questione di impegno, di pratica (la téchne dei greci, dunque, “l’arte” ma anche “il saper fare”), di meditazione, di sensibilità e di pazienza. Partiremo dalla base, dai punti cardinali dell’immagine: il Tempo e lo Spazio, in senso filosofico, visivo e tecnico. Parleremo di come ritagliare, inquadrare, selezionare il reale, quindi dello Sguardo, della soggettività.
Il punto di riferimento nel nostro studio sarà l’analisi delle fotografie del vostro portfolio, dei maestri, e del mio lavoro.
I vostri progetti personali saranno al centro dell’attenzione, per studiarne assieme la drammaturgia, la composizione, il ritmo, le sequenze, i contrappunti, la grafica. Cercheremo di individuare una partitura narrativa. Parleremo della verità e del mistero nella fotografia, che può essere illuminato forse solo attraverso voi stessi. Sarete fortemente incoraggiati a indagare sulla vostra percezione e sulla vostra sensibilità e a cercare all’interno di essa i possibili sviluppi. Lavoreremo sulla capacità di vedere la realtà senza trasformarla, senza influenzarla e senza mentire. Quindi, di conseguenza, parleremo anche dell’etica nel reportage, dell’onestà, e delle questioni morali della post-produzione. Ma anche dell’evoluzione del reportage nella storia dell’immagine, dell’indagine giornalistica e documentaristica, delle sue sfumature, trasformazioni e linguaggi.
Rifletteremmo su come le scelte tecniche e intellettuali trasformano il linguaggio e il modo di raccontare la storia.
Parleremo anche del legame del fotoreportage con la scrittura, il cinema, la poesia esplorando diversi linguaggi: ad esempio i film di Tarkovskij, teatro e musica classica, dipinti di Caravaggio e Goya, foto di Koudelka, poesie haiku, narrativa di viaggio di Patrick Leigh Fermor, Henry Miller, Nicolas Bouvier, Bruce Chatwin.
Tecnica
Il workshop è aperto per tutti.
Vi chiederei di portare i vostri lavori: una sola storia in 12 immagini.
Vi chiederei di riflettere sulla sequenza con attenzione.
Per visionare i vostri progetti occorrono:
– le stampe analogiche per chi è in grado di portarle (il formato a vostra scelta)
oppure
– le proiezioni digitali in formato jpg qualità 12, 1028 pixel lato corto, 250 dpi. Potrete portare questo materiale sulla chiavetta USB.
E’ necessaria la conoscenza base del elaborazione dei file dng/raw e di archiviazione digitale.
Sono previste due uscite per fotografare, il sabato pomeriggio dopo le 16, e la domenica all'alba fino alle 10.
Sono uscite individuali.
Siete pregati di portare la vostra macchina fotografica e il vostro computer per fare l'editing personale del materiale realizzato durante il workshop.
Il workshop è aperto per il massimo di 13 partecipanti.
Le iscrizioni sono aperte fino al giorno prima, salvo esaurimento posti.
Per informazioni sulla modalità d'iscrizione si prega di inviare una mail a
info@monikabulaj.com