regia e progetto drammaturgico Omar Giorgio Makhloufi
assistente alla regia Gabriele Favento
partecipanti e co autori della drammaturgia collettiva: Cristiano Bartole, Federica Degli Ivanissevich, Giada Fantoma, Gabriele Favento, Defne Gurbuz, Marirosa Hechich, Chiara Zaupa, Andrea Zullian
produzione Bonawentura
Il progetto laboratoriale sulla scrittura teatrale e creativa, ideato e condotto dal regista, attore e autore Omar Giorgio Makloufi, iniziato nel dicembre del 2022, con una chiamata aperta al pubblico ha portato alla creazione di questo spettacolo. Sei cittadine e cittadini con la voglia di mettersi in gioco, hanno aderito all’iniziativa. Il gruppo, con la guida del regista, assistito da Gabriele Favento (anche in scena) ha esplorato “La Coscienza di Zeno”, attraversandola come mito fondativo della nostra cultura, contattando così il proprio vissuto reale, onirico e psicologico. Il laboratorio ha permesso di misurarsi col teatro come mezzo di indagine e alla scrittura come esplorazione del proprio sé e di un sé collettivo, producendo, infine, una drammaturgia originale ispirata ai temi del romanzo sveviano.
Abbiamo cercato lo Zeno che alberga in noi, partendo dal lascito sveviano per tradirlo e nobilitarlo al tempo stesso.
Una commedia surreale che gioca coi generi (dalla slam poetry all’autofiction), con ironia dà voce all’incoscienza e alle paure collettive, alle aspirazioni individuali e ai sogni ricorrenti. Ogni personaggio è una sorta di figlio di Zeno Cosini, individui di tutti i giorni, perdenti, inetti ma portatori di una straordinaria e affascinante umanità. In scena: un coro di voci e corpi, che attraverso una fitta partitura ritmica e vocale, evoca situazioni parossistiche tanto quanto intime e profonde.
Questa è l’epica cronistoria di ordinarie nevrosi quotidiane: la storia di una famiglia come tante o forse anche no.
Questa è la storia di una madre, di un padre, di una bambina, dell’assistente di un endocrinologo e di come le loro vite, e quelle di altre figure di passabile normalità, si siano intrecciate in maniera del tutto casuale segnandosi in un destino altamente poetico e significativo.
Problemi di peso e infanzie rubate, reincarnazioni di Svevo, fissazioni legate allo sport, sogni ricorrenti, stalker notturni, case che prendono vita, forme ataviche di patriarcato tossico, giornalisti di serie b, vizi e virtù di tutti i giorni che tessono una trama fitta di nevrotiche relazioni di sveviana memoria.