Per chi non l’avesse visto, per chi vuole rinfrescarsi la memoria, per chi adora i classici con un pizzico di ironia, per chi vuole portare un amico o un figlio distratto a teatro, per insegnanti e studenti , mamme, papà, cugini , zii e nipoti, per tutti insomma, ritorna a grande richiesta La coscienza di Zeno spiegata al popolo-Blues Jazz Explosion. Con Laura Bussani, Stefano Dongetti, Alessandro Mizzi (Pupkin Kabarett) , musiche di Riccardo Morpurgo (piano),e Franco Trisciuzzi (chitarra) per la regia di Paolo Rossi”.
“La vita non è né brutta né bella, ma è originale!”
(Italo Svevo, La coscienza di Zeno, cap. VII).
Questo è lo spirito della ironica e spregiudicata operazione di rilettura de La coscienza di Zeno. Uno spettacolo in forma di happening, diverso ad ogni replica, shakerato e servito da Paolo Rossi e dalla Compagnia del Pupkin Kabarett, ovvero Laura Bussani, Stefano Dongetti e Alessandro Mizzi.
Solo loro, forse, potevano cimentarsi nell’impresa di mescolare il vecchio e il nuovo e di unire jazz, blues, pop e il rock alla letteratura e al cabaret per farci rivivere gli anni in cui un pugno di uomini si ritrovò a scrivere la letteratura più moderna del proprio tempo da Trieste, provincia multietnica e multiculturale dell’Impero Asburgico, crogiuolo di razze ma soprattutto di crogiuolo di loschi traffici, di psicanalisi e avanguardie artistiche, di sedute spiritiche e di irripetibili flussi di coscienza in osterie e bordelli del porto.
Preparatevi quindi a un entusiasmante viaggio pop nelle scandalose pagine di James Joyce, nella poesia e nel cinico umorismo di Umberto Saba e in quell’irresistibile e ironicissimo vademecum delle nevrosi dell’uomo moderno che è La coscienza di Zeno di Italo Svevo.
Attori e musicisti sul palco e Paolino “Little King” Rossi in cabina di regia saranno le vostre guide in un elettrizzante e provocatorio itinerario tra cultura alta e cultura bassa, tra mito e realtà, in cui sarà sempre consigliabile perdere la rotta con scanzonata spregiudicatezza.
Lo spettacolo La coscienza di Zeno spiegata al popolo, scritto e ideato da Stefano Dongetti con la collaborazione di Riccardo Cepach, Alessandro Mizzi e Paolo Rossi, si avvale di un prepotente e ‘contaminato’ contributo musicale, una vera e propria colonna sonora, suonata e composta dal pianista jazz Riccardo Morpurgo e dal bluesman Franco Trisciuzzi.
“Quelli del Pupkin fanno il cabaret come lo intendo io: un luogo che, più che una trovata seriale di tre minuti con battute – tormentone, è una palestra di originalità e di follia dal gusto mitteleuropeo.”
Paolo Rossi