Cinema

Alpi Giulie Cinema

ALPI GIULIE CINEMA 2022

XXXI rassegna internazionale cinema di montagna

ALPI GIULIE CINEMA 2022 Featured Image

ore 18.00:
VENIA
di Emanuele Confortin
Italia, 2021, 18’
L’alpeggio rappresenta da secoli l’essenza delle professioni di montagna. Il lavoro con gli animali al pascolo e la gestione di una malga sono attività complesse, a lungo tramandate di generazione in generazione. Ancora oggi, nel Ventunesimo secolo, ci sono ragazze e ragazzi che scelgono di  cogliere  il  testimone  e  dedicarsi  alla  vita  di  malga.  Accade  per  i  “figli  d’arte”,  giovani  nati  e cresciuti  tra  le  montagne,  per  i  quali  le  scelte  professionali  seguono  un  percorso  in  parte  già segnato. Altri arrivano all’alpeggio per presa di posizione, spinti dalla passione per la natura e gli animali.  Nell’uno  e  nell’altro  caso,  per  diventare  malgaro  di  professione  servono  senso  del  sacrificio e una spiccata professionalità, maturata con la pratica e, mai come oggi, attraverso un percorso di studi dedicato.
DIGA
di Emanuele Confortin
Italia, 2021, 38’
Premio  Dolomiti  Patrimonio  Mondiale  UNESCO  e  SAT  (Società  Alpinisti  Tridentini);  Premio Museo Usi e Costumi della Gente Trentina  –  Trento Film Festival 2020
Ad  autunno  lasciano  le  Alpi  per  cercare  l’erba  in  pianura,  tornando  solo  a  primavera.  La pastorizia  transumante  è  oggi  nelle  mani  di  ragazze  e  ragazzi  consapevoli  di  aver  colto  il testimone di saperi antichi, legati alla tradizione ma proiettati in un contesto globale. Tra questi ci sono i Baldessari della Val di Fiemme detti Diga, pastori transumanti da quattro generazioni. Per loro  le  regole  del  gioco  sono  cambiate.  Conseguenza  dell’iper-urbanizzazione,  del  ritorno  dei grandi predatori, del Covid-19 e di un mercato poco prevedibile, passato dalle macellerie di paese ai bastimenti diretti in Libia. È questa la testimonianza dei Diga, a partire da Renato Baldessari, padre orgoglioso di Chiara  e Angelica,  e zio di Sergio, ventenni  o poco più appassionati di un mestiere  complesso,  cruciale  per  la  sopravvivenza  dei  saperi  di  montagna, la  cui  continuità impone nuove sfide, una tra tutte ritrovare l’equilibrio tra uomo e ambiente naturale.

ore 20.30:
KINNAUR HIMALAYA
di Emanuele Confortin
Italia, 2020, 76’
Premio Mountain Wilderness – Torelló Mountain Film Festival 2020 (Spagna)
Il Kinnaur è un distretto tribale dell’Himalaya indiano situato tra il Tibet e la piana gangetica. Un luogo di spiriti, di esorcismi e di grandi cime dove sopravvive il culto dei grokch, gli oracoli di villaggio.  Dopo secoli  di  isolamento,  negli  ultimi  decenni  il  Kinnaur ha dovuto fronteggiare  le sfide di una modernità incalzante. La monocoltura delle mele è la più evidente. In trent’anni la melocrazia  ha  imposto  nuove  logiche  economiche,  stravolto  gli  equilibri  sociali  e  sostituito antiche  attività  agro-pastorali.  Le  mele  hanno  portato  una  ricchezza  prima  impensabile, trasformando  il  Kinnaur  da  terra  di  diaspora  a  destinazione  per  migliaia  di  migranti,  in  arrivo dall’India rurale e dal Nepal. La parabola della melocrazia potrebbe però avere vita breve. Colpa
della  crisi  idrica  e  del  riscaldamento  globale,  evidenti  a  tal  punto  da  rendere  il  Kinnaur  un modello utile per comprendere gli effetti del cambiamento climatico in Himalaya.

organizzazione: Associazione Monte Analogo in collaborazione con Bonawentura

Ingresso € 7,00, ridotti soci CAI-SPDT € 6,00. Super green pass e mascherina FFP2 obbligatori. Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 040365119) da lunedì a venerdì dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com