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I Giorni dell'Arte VI Edizione
Festival Internazionale di musica, teatro, danza, poesia, arti visive

5 minuti del Cane randagio
ovvero
MILANO-MOCKBA andata in solo
di e con Sergej Glinkov

Un freddo inverno nell’infinita Russia degli intramontabili zar…
Una porta aperta: è il cabaret artistico “Cane randagio”, a Pietroburgo.
Qui passò le notti e tenne le conferenze Filippo Tommaso Martinetti nel 1914.
Fu un tour de force o un tour de plaisir?
Fu un faro, un majak, per i mari puliti del malevic di vivere russo?
O un innocente burljuk messo in krucenych dai vecchi lari-o-novi (ma pur sempre passatisti)?
Una presa per kulbin ego-cubo-futurista?
O uno scambio di uova Fabergé e di chlebnikov per focaccia?
LEGENDA PERSONAGGI
Marinetti = mari puliti
Majakovskij = il faro
Malevic = di vivere
Kulbin = presa per il
Krucenych = messa in kruce
Larionov = vecchi lari o novi
Chlebnikov = per focaccia
Marinetti entra in scena e si presenta con un zang tumb tumb e i regali che ha portato a queste genti lontane che subito gli tirano giù la pelliccia e si mettono ad industriarsi a recitare i loro zang tumb tumb e adoperare i regali (collantes) per liberare il loro inconscio collettivo.
I “5 minuti del Cane randagio” è un’opera ambientale transfuturista dedicata alla comunicazione senza uso del dizionario e al consumo in scena di atti e opere del fu turistico viaggio di FT Martinetti nell’EX2.RUS.
Al pianoforte Orietta Fossati.

OSARE L'INOSABILE!
Quis contra nos?
rappresentazione storica attorno alla Reggenza Italiana del Carnaro
di Alfredo Lacosegliaz

In occasione della ricorrenza del 90° anniversario della presa di Fiume da parte
dei volontari (italiani e no)
guidati da Gabriele D'annunzio,
“i Giorni dell'Arte”
propongono una rappresentazione multimediale in cui verrà ripercorso il periodo dell'impresa di Fiume.
Parole, movimenti, sonorità e immagini si comporranno in una performance di piccola “Arte Totale”,
in parziale armonia con i concetti del Futurismo elaborati dai suoi teorici nelle diverse discipline artistiche.
Futurismo costantemente presente
nel farsi suggeritore di evocazioni strutturali e di azzardi linguistici (“osando l'inosabile”),
avendo esso accompagnato (anche con la presenza di Marinetti e di altri futuristi) le gesta di tale esperienza.
Con (in dis/ordine alfabetico): Gualtiero Giorgini, Massimiliano Borghesi, Ornella Serafini.