Siamo spiacenti di comunicare agli spettatori che l’incontro di domenica 30 ottobre, a causa indisposizione della giornalista Farian Sabahi, è rinviato a data da destinarsi.
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Farian Sabahi, giornalista e scrittrice, autrice di “Noi donne di Teheran” e di “Storia dell’Iran 1890-2020”, e editorialista de Il Corriere della Sera
intervistata da Enzo D’Antona
quadri scenici con Laura Bussani
contributo video di Isabella Nefar
con la partecipazione del gruppo Refugee is my brother
Le manifestazioni e le proteste che hanno fatto seguito alla uccisione di Masha Amini, la studentessa di 22 anni colpevole di indossare non correttamente il suo velo e per questo arrestata (come tante altre “ragazze di Teheran”) dalla Polizia morale iraniana, non si fermano e dilagano ormai in tutto l’Iran con migliaia di arresti e centinaia di morti e feriti.
Ma la protesta delle donne e delle ragazze iraniane per la vita, la libertà e i diritti è ormai anche la protesta di tutto il mondo, da San Francisco a Tokyo, da Roma a Londra e corre nelle strade, nelle piazze, nelle tv e sul web.
Questa ‘anteprima’ di Pequod, la rassegna di letteratura e giornalismo curata da Bonawentura, vuole portare anche a Trieste il dibattito sui temi della protesta del popolo iraniano, ospitando la scrittrice e giornalista Farian Sabahi per parlare del presente e del futuro della rivolta contro il regime teocratico iraniano.
La Sabahi sarà intervistata da Enzo D’Antona, giornalista e presidente di Bonawentura/Teatro Miela, e ospiterà sul palco e in collegamento video i contributi teatrali di Laura Bussani e di Isabella Nefar.
Farian Sabahi è iranista e islamologa. Ha tenuto corsi in atenei italiani e stranieri ed è titolare dell’insegnamento “History and Politics of Contemporary Iran” alla John Cabot University di Roma. Giornalista professionista, collabora con testate giornalistiche (Corriere della Sera, il manifesto, La Stampa), programmi televisivi e radiofonici italiani (Radio Popolare, Radio Rai) e stranieri (BBC Persian)
Si occupa di Medio Oriente, Caucaso e Asia Centrale con una metodologia multidisciplinare che tiene conto della storia, dell’economia, degli aspetti religiosi e culturali, con un’attenzione alle minoranze e alle problematiche di genere.
È autrice di numerosi articoli scientifici e saggi pubblicati da editori italiani e internazionali.
Il suoi ultimi libri sono Storia dello Yemen per l’Istituto C.A. Nallino di Roma (2021) e Storia dell’Iran 1890-2020 per Il Saggiatore (2020).
È autrice del testo per il teatro Noi donne di Teheran, un racconto – in prima persona femminile – sulle origini della capitale iraniana e sulle sue contraddizioni, sui diritti delle minoranze religiose e delle donne.
Figlia di un iraniano e di una piemontese, ha voluto raccontare le vicende di famiglia nel ‘memoir’ Non legare il cuore. La mia storia persiana tra due paesi e tre religioni (Solferino, 2018).