
di Sergio Tavčar, con Giovanni Marzini e Mauro Daltin (Bottega Errante Edizioni, 2022)
Sergio Tavčar è una leggenda del giornalismo sportivo e in questo libro ci racconta un pezzo di sport jugoslavo; attraverso le vicende del basket ci narra di un popolo, di confini, di Europa e di guerra.
Sono tre le storie che s’intrecciano nel racconto di questo libro.
La prima storia, quella principale, racconta la pallacanestro jugoslava (ed ex-jugoslava), vista con gli occhi di chi l’ha conosciuta e vissuta da vicino, seguendola per passione e per professione per oltre 50 anni.
La seconda storia è quella della Jugoslavia, delle sue genti, dei suoi popoli e delle loro peculiarità. Una storia raccontata per aneddoti ed episodi, senza nessun intento storiografico, in cui i fatti, compresi quelli legati alla dissoluzione, emergono talvolta dallo sfondo nello stesso modo in cui emersero nella vita degli (ex) jugoslavi.
La terza storia è quella personale dell’autore, che non vuole farsi sentire a tutti i costi urlando per mania di protagonismo, ma che semplicemente racconta come ha raccontato i fatti, fra emozioni,disavventure e ricordi.
Sergio Tavčar è nato a Trieste il 26 gennaio del 1950,ha lavorato come telecronista sportivo di Telecapodistria dal 1971. Conosciuto in tutta Italia grazie alla diffusione di
Telecapodistria già negli anni Settanta, acquisì una ancora maggiore popolarità durante gli anni Ottanta, quando assieme a Dan Peterson formò quella che molti appassionati
di basket reputano la miglior coppia di commentatori che la pallacanestro abbia mai avuto.