Cinema

OMAGGIO A UNA VISIONE

premio Darko Bratina 2022

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Il destinatario di quest’anno del Premio Darko Bratina e ospite del festival è la regista Helke Misselwitz.

La regista tedesca riceve il premio per le sue opere, piene di fascino, che fungono da cronaca degli anni che precedevano la caduta del muro di Berlino e di tutto ciò che ne seguì nella Repubblica Democratica Tedesca. Misselwitz ha documentato i cruciali mutamenti sociali e politici di un Paese che non esiste più. I suoi documentari e i film di finzione rivelano un calore umano raro ed un’attenzione particolare nei confronti di chiunque si offre alla macchina da presa. Sono saggi umanistici sulla vita e sull’amore e, allo stesso tempo, parlano di questioni pressanti come l’esistenza dei confini, del razzismo, la disuguaglianza delle donne sotto il regime socialista, la ricerca di un’identità nazionale o le difficoltà della classe operaia in una società capitalista. Nel suo obiettivo riesce a catturare con emozione la fragilità e la grandezza degli esseri umani che si confrontano con il peso della vita quotidiana e della storia.

Helke Misselwitz è una delle più importanti documentariste tedesche. È nata il 18 luglio 1947 a Planitz, una città della ex Repubblica Democratica Tedesca. Dal 1978 al 1982 ha studiato regia presso l’Accademia di Cinema e Televisione di Potsdam-Babelsberg. Per il DEFA, studio cinematografico di stato della DDR, realizzava prima dei brevi pezzi saggistici e negli anni successivi, invece, documentari e lungometraggi di finzione. Dal 1997 al 2014, Helke Misselwitz è stata docente di regia presso l’Università a Babelsberg e fa parte dell’Accademia delle Arti. Nel 2016 la regista ha ricevuto il premio speciale conferitole dai critici cinematografici tedeschi. Vive a Berlino e nei pressi di Rheinsberg.

ore 18.00:
ODER, IL FIUME STRANIERO
(Fremde Oder, 2001, 93‘)
L’Oder è un fiume che nasce nella Repubblica Ceca e sfocia nel Mar Baltico. Il percorso del fiume si snoda su quasi 200 chilometri sul confine tra la Polonia e la Germania. Quindi non è solo un corso d’acqua ma è anche storia. Parlando con le persone che vivono vicino al fiume, Misselwitz esplora le idee di focolare domestico ed appartenenza, nonché di memoria e luogo. Invece di incasellare i suoi protagonisti in nozioni di vita preconfezionate in una regione di confine, Misselwitz ci mette di fronte a contraddizioni e definisce la diversità, descrivendo in quale modo le persone sono sempre in grado di superare la storia.
A fine proiezione incontro con Helke Misselwitz.

 ore 20.00:
ADDIO INVERNO
(Winter adé, 1988, 117′)
Misselwitz dà voce a coloro ai quali è stato chiesto di rimanere in silenzio. In questo documentario road movie su pellicola 35 mm dalla bellezza miracolosa, viaggia con il treno attraverso la Germania dell’Est poco prima del crollo della DDR ed incontra diverse donne con cui parla della vita e delle difficoltà. Avvicinandosi alle donne, il film ci presenta le lotte e le speranze come pochi altri film hanno saputo fare, mettendo sottilmente in discussione le immagini ufficiali che ne propone lo stato. Negli occhi delle protagoniste di Misselwitz, di età e provenienza diverse, si legge la ferma convinzione che il cinema possa aiutarle. All’inizio, già il solo atto di ascoltarle, rappresenta un passo verso l’emancipazione.
A fine proiezione incontro con Helke Misselwitz.