
di Luchino Visconti
con: Jean Marais, Alida Valli, Farley Granger, Massimo Girotti, Rina Morelli, Heinz Moog, Marcella Mariani, Sergio Fantoni, Christian Marquand
Italia, 1951, col. 115’
(tratto da Alida Valli, una, nessuna, centomila)
Alida Valli è la contessa Livia Serpieri, voce narrante della passione. Prima, quella patriottica: siamo nel 1866, alla Fenice di Venezia si rappresenta il Trovatore. I veneti sono in fermento e gli austriaci sono in sala. Una cascata tricolore invade il teatro, già in visibilio per la musica forte di Verdi e partono le risse, le sfide, i duelli.
L’assenza del marito, il conte Serpieri, permette a Livia di avvicinare il tenente Franz Mahler, che l’amato cugino Ussoni ha sfidato improvvidamente, e di cercare di ottenere per lui la salvezza. Invece Ussoni, come tutti i patrioti coinvolti, è costretto all’esilio e Livia si trova a vagabondare tutta la notte per Venezia in compagnia di Mahler.
Esplode un legame di affinità e repulsione tra il bell’ufficiale che seduce le donne col cinismo e la contessa che ha deciso, per la prima volta, di mettersi veramente in gioco.
Dopo, sarà un’altra donna, che tradisce, non il marito che non ha mai amato, ma la rivoluzione, se stessa e infine Franz. Una discesa agli inferi su variazioni di una stessa musica, la settima sinfonia di Anton Bruckner.