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di Luigi Ottani
a cura di Roberta Biagiarelli
edizioni Bottega Errante 2020
partecipano all’evento Azra Nuhefendić, Mauro Daltin e Roberta Biagiarelli offrirà dei brevi interventi tratti dallo spettacolo “Pazi Snajper: La città e gli occhi”.
Un libro fotografico – ma non solo – che guarda alla città di Sarajevo dagli occhi dei cecchini. Il racconto dell’assedio attraverso delle fotografie scattate (shooting) dai punti dai quali sparavano i cecchini, accompagnati dai testi delle voci più autorevoli a livello nazionale e internazionale. I luoghi di chi inquadrava per uccidere sono diventati i luoghi dai quali inquadrare e fotografare le persone che attraversano la città.
Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli hanno iniziato a lavorare a questo progetto nella primavera del 2015. L’idea è stata quella di fotografare-shooting Sarajevo dagli stessi luoghi dai quali i cecchini tenevano sotto assedio la città e i suoi abitanti venticinque anni fa. Gli appartamenti di Grbavica, l’Holiday Inn, la caserma Maresciallo Tito, le postazioni di montagna sono divenuti il punto di vista ideale per perdersi nella mente di chi, da quegli stessi luoghi, inquadrava per uccidere. Sono stati giorni di attese, di passaggi di persone, uomini donne bambini, aspettando che il soggetto, ignaro, arrivasse al centro del mirino per fotografarlo-shooting.
Nel progetto gli autori si sono avvalsi dell’amichevole complicità di due sarajevesi d’eccezione: Azra Nuhefendić e il generale Jovan Divjak, oltre che del giornalista-scrittore Gigi Riva, cittadino onorario di Sarajevo e del fotoreporter Mario Boccia. Da una fnestra del quinto piano dell’albergo Holiday Inn il 6 aprile 1992 sono stati sparati i primi colpi sui civili. Da quella stessa fnestra il generale Divjak ha fotografato una donna con un cappottorosso, regalandoci così uno scatto per questo progetto condiviso.
ROBERTA BIAGIARELLI attrice, autrice, documentarista. Nel 2002 fonda l’associazione Babelia & C.-progetti culturali dedicandosi con maggior slancio alla ricerca, produzione e interpretazione di temi sociali, storici e politici. È interprete tra gli altri dei seguenti spettacoli: A come Srebrenica (1998), Reportage Chernobyl (2004), Resistenti (2006), Il poema dei monti naviganti (2008). Produce i documentari: Souvenir Srebrenica (2006), La neve di giugno (2007), La Transumanza della Pace (2012). È esperta di Balcani con una particolare attenzione rivolta al genocidio di Srebrenica. Dal 2018 è ideatrice e curatrice del ciclo di incontri ‘Balcani d’Europa-lo Specchio di Noi’ e della rassegna ‘Vista sull’Europa’
organizzazione: Bonawentura