Ambientato a Valverde, un paese di provincia come ce ne sono tanti in Italia, lo spettacolo mette in scena una famiglia disfunzionale che, dopo alcuni anni e in un’occasione molto speciale, si ritrova. Angela infatti sta per diventare madre. Lazzaro, suo fratello, torna in paese dall’estero dopo molto tempo. Intanto Blasillo, il matto del paese, ha un’importante rivelazione divina. Mentre Manuele, il prete defunto e che non credeva, viene santificato. Angela, protagonista della vicenda, ci introduce nei suoi personali ricordi. Adesso che sa che sarà madre, vuol ricordare ciò che è stata la sua vita, ripercorrendola tra memorie, visioni, sogni ricorrenti e fantasie. “Dalla Carne e dalle ossa” è anche un’indagine teatrale e drammaturgica sul senso della ‘fede’, anche nell’accezione più ampia del termine, nell’esistenza umana.
In caso di maltempo lo spettacolo verrà recuperato domenica 10 luglio al Teatro Miela.
https://www.miela.it/spettacoli/dalla-carne-e-dalle-ossa-2/
“DALLA CARNE E DALLE OSSA” al Museo Sartorio
“Dalla Carne e dalle ossa” è la cooproduzione Bonawentura/Teatro Miela e Artifragili che, venerdì 1 luglio alle ore 21, viene presentata nell’ambito della rassegna “Let’s Play - 3 Teatri al Sartorio”.La prima drammaturgia del giovane Omar Giorgio Makhloufi, che ne cura anche la regia, ispirata al romanzo breve “San Manuel Bueno Martire” di Miguel De Unamuno. Un testo e uno spettacolo di grande profondità, interpretato da Filippo Capparella, Veronica Dariol e Paolo Fagiolo e che indaga la complessità dei rapporti familiari, e più in generale, il bisogno dell’essere umano di un’identità esistenziale e spirituale al di la di un senso di appartenenza sociale e/o biologica.
