
Uno spettacolo e un progetto eccentrico e sorprendente nella produzione made in Miela tutta nata nella testa (ma anche nel garage) dell’attore e performer Ivan Zerbinati. Un sogno work in progress – giunto al suo secondo step – per la personalissima e potente rilettura e messa in scena sonora di un inferno dantesco interamente basato sul potere evocativo della voce e di diverse sonorità. Quasi un concerto per endecasillabi danteschi e suoni acustici e elettronici miscelati in un magma sonoro suggestivo, poetico e ‘infernale’.
Il palco divine la ‘camera sonora’ in cui far risuonare e rivivere le voci di Paolo e Francesca, del Conte Ugolino e la violenza dei diavoli di Malacoda, tra paesaggi di pece bollente e laghi ghiacciati. Gli spettatori assistono allo spettacolo collegati tramite cuffie wireless, raccolti attorno a una gabbia in tubi innocenti che farà da scheletro a una serie di strumenti: lamiere, flauti, strani clarinetti, diversi looper e anche un’artigianale testa binaurale. Acciaio, legno, sughero, acqua, gomma, materiali e strumenti percossi, sfiorati, graffiati e fatti risuonare e vibrare in quella che, dice Zerbinati, “non è una scatola degli orrori sonora, ma un luogo doloroso dove abita un’umanità perduta”.
Un personale inferno dantesco.
Ivan Zerbinati, inizia il suo percorso artistico frequentando il Conservatorio musicale Giovan Battista Martini di Bologna. Si diploma come attore all’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi e si perfeziona alla scuola di alta formazione per la ricerca e lo sviluppo del teatro d’innovazione di Fondazione Pontedera Teatro. Negli anni di formazione lavora con maestri italiani e internazionali tra cui Aida Kuniaki, Mauro Avogadro, Jerzy Stuhr, Tatiana Olear, César Brie, Guy Pi, Danio Manfredini, Roberto Latini, Massimo Castri, Piotr Borowskji, Tomas Richard, Maurizio Smith, Francesca Della Monica, Raffaella Giordano, Elena Bucci.
Lavora fra gli altri per il Piccolo Teatro di Milano, Teatro Argentina di Roma, Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Torino, Teatro Due di Parma, Teatro dell’Elfo, ITC Teatro di San Lazzaro, Teatro Miela Bonawentura di Trieste,Teatro Argot e Teatro Era. E’ stato diretto da numerosi registi quali Valerio Binasco, Filippo Dini, Fulvio Pepe, Antonio Zavatteri, Veronica Cruciani, Walter Le Moli e altri, nel 2011 entra a far parte della compagnia Popular Shakespeare Company diretta da Valerio Binasco.