Stop a cinema e teatri dal 26 ottobre e almeno fino al 24 novembre è quanto disposto dal nuovo Dpcm
pertanto l’evento è rinviato a data da destinarsi.
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La Reverdie – 1420 quando i dogi sconfissero i patriarchi
1420: Il Principato Patriarcale diAquileia, o Patria del Friuli,cade sotto il dominio dellaRepubblicaveneziana durante il dogado di Tommaso Mocenigo.Inserito in questo contesto storico, Il programma sibasa sulla comparazionetra composizioni musicali scritte per la Repubblica Veneziana, e il repertorio legatoal Patriarcato di Aquileia, con particolare riferimento all’opera di Antonio da Cividale.Il prologo, che sposta l’attenzione indietro di circa un secolo, si apre con la sequenzaSonet Vox Ecclesie–ununicumtramandato dal Graduale cividalese dedicato alla collegiata di Cividale e databile tra l’ultimadecade del 1200 e l’inizio del 1300–cui fa da contraltare il mottetto di Marchetto da Padova compostaall’epoca del doge Francesco Dandolo (1329-39) per celebrare la visita che tradizionalmente il doge facevaalle spoglie di Santo Stefano nell’Abbazia di San Giorgio il 26 dicembre.Segue poi un’alternanza di mottetti celebrativi, brani liturgici e profani che mette a confronto l’opera diAntonio da Cividale, con composizioni di autori legati alla Repubblica,quali in particolare AntoniusRomanus, primo maestrodocumentatodella cappella ducale,obraniche compaiono in fonti veneterisalenti ai primitrent’anni del Quattrocento.La produzione musicale di Antonio da Cividale rappresenta la voce di un compositore che viaggiò al di fuoridelterritorio di origine e che per questo entrò in contatto con gli stili musicali che circolavano all’epoca:evidente è l’influenza del linguaggio stilistico di Johannes Ciconia, che visse a Padova dalla fine del Trecentoal 1412, anno della sua morte, il cui mottettoVenecie mundi splendor, fu composto in occasione dellasottomissione di Padova a Venezia nel 1405: è il destino che molti territori alle spalle della laguna subirononel secolo che assistette aunacostante politica espansionistica della Repubblica verso terra.
Claudia Caffagni – voce, liuto
Livia Caffagni – flauti, viella, voce
Elisabetta de Mircovich – voce, viella, ribeca, campane
Matteo Zenatti – voce, arpa
Musiche di M. da Padua, A. de Civitates, F. Landini, G. Du Fay
organizzazione: Associazione Epicantica in collaborazione con Bonawentura
Ingresso € 10,00, ridotto AmiciWK € 7,00, ridotto GiovaniWK & SostenitoriWK € 5,00. Il Teatro Miela mette in atto tutti i procedimenti di sanificazione, distanziamento e protezione che permettono di assistere agli spettacoli in modo sicuro. Il locale viene igienizzato prima di ogni manifestazione e l’uso della mascherina è obbligatorio sempre anche durante lo spettacolo. È importante mantenere il metro di distanziamento interpersonale, facendo soprattutto attenzione durante l’entrata e l’uscita. Per agevolare e velocizzare le operazioni d’ingresso, in modo da non creare code all’esterno del Miela (in particolar modo nelle giornate invernali), è consigliabile acquistare i biglietti in prevendita: online su www.vivaticket oppure presso la biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. Inoltre è possibile effettuare una prenotazione (fornendo i dati personali nome, cognome e recapito telefonico) scrivendo a biglietteria@miela.it o telefonando al 040365119, in questo caso i biglietti verranno riservati fino le 19.00 del giorno precedente lo spettacolo c/o la biglietteria del teatro).