
Il Concerto per Giulio Regeni nasce dalla volontà di un gruppo di amici di sostenere la famiglia Regeni nel suo impegno quotidiano per chiedere verità e giustizia per Giulio.
Giulio era appassionato di musica e suonava lui stesso, e questa passione la condivideva con entusiasmo con le persone che incontrava. Un concerto, quindi, può forse avvicinare a lui più di tanta retorica.
Il 25 gennaio 2016 Giulio Regeni scompare dopo essere entrato in una stazione della metropolitana del Cairo. Il suo corpo straziato viene ritrovato dopo 8 giorni su una scarpata alla periferia della città. Più di tre anni dopo la sua scomparsa, nonostante tutti gli sforzi non si è ancora potuto far piena luce sugli eventi che hanno portato al suo rapimento, né consegnare alla giustizia i responsabili delle sue torture e della sua morte per via del deliberato ostruzionismo del regime egiziano.
Di fronte alla sprezzante indifferenza del governo di al-Sisi a collaborare i genitori di Giulio hanno ribadito più volte che il raggiungimento della verità avrà luogo solo se si manterrà viva l’attenzione pubblica sulla vicenda, se cioè non si lascerà che l’idea che la morte di Giulio, e di tutti i cittadini egiziani che sono morti e muoiono lottando per i propri diritti più basilari possa passare sotto silenzio.
ore 21.00:
CHIARA VIDONIS
Triestina, il cui primo album “Tutto il resto non so dove”, pubblicato nel 2015 e interamente autoprodotto, ha letteralmente stregato la critica di settore per il suo rock acido e tirato, per i testi mai scontati, per la sensibilità intensamente femminile e femminista, per la personalità forte e ribelle.Fermamente radicata nella propria identità, ha testi in italiano di grande respiro, capaci di affrontare le diverse sfaccettature dell’intimo umano, delle relazioni sociali, di polvere e di silenzio, di freddo intenso e di siccità; tutto questo su un tessuto musicale dai confini abbattuti, che guarda l’orizzonte a polmoni gonfi, colmi di stimoli provenienti dalle terre natìe del rock.
ore 22.00:
C + C = MAXIGROSS
Cosa porta un progetto musicale nato ormai più di 10 anni fa a continuare a sperimentare e rimpastarsi con generi, lingue, luoghi e persone?
C+C=Maxigross è un collettivo inteso come organismo proprio che vive e cresce autonomamente. Non è al servizio degli individui: ad essi indica un ideale, un arrivo. Sta poi a chi lo compone, a chi lo circonda e a chi gli parla, capire che percorso intraprendere, un passo dopo l’altro.
Questo porta il progetto ad essere multiforme e fluido per natura: a volte è fatto da un’anima, due mani e uno strumento musicale, a volte non esiste e in altre occasioni può anche essere un cosmo di intrecci infiniti.