DELLA GIOIA E DELL’AMORE
Le ultime sonate per pianoforte di L. van Beethoven
dagli dagli “Studi sull’oscurità: Dell’Aurora” (2023), omaggio a Maria Zambrano e a L. van Beethoven
Conferenza introduttiva, a cura di Letizia Michielon, con proiezioni di immagini messe gentilmente a disposizione dalla Biblioteca Beethoveniana di Muggia.
a seguire:
RECITAL PIANISTICO DI LETIZIA MICHIELON
L. van Beethoven (1770-1827)
Sonata in la maggiore op. 101
Etwas lebhaft, und mit der innigsten Empfindung. Allegretto ma non troppo
Lebhaft, marschmassig. Vivace alla marcia
Langsam und sehnsuchtsvoll. Adagio ma non troppo con affetto. Zeitmaß des ersten Stückes
Geschwinde, doch nicht zu sehr, und mit Entschlossenheit. Finale. Allegro
L. van Beethoven (1770-1827)
Sonata in si bemolle maggiore op. 106 (“Hammerklavier”)
Allegro
Scherzo. Assai vivace
Adagio sostenuto. Appassionato e con molto sentimento
Largo. Allegro risoluto
Prosegue al Miela il progetto di esecuzione integrale delle sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven affidato a Letizia Michielon. La pianista veneziana terrà una breve conferenza introduttiva dal titolo Della Gioia e dell’Amore, comprendente proiezioni di immagini messe gentilmente a disposizione dalla Biblioteca Beethoveniana di Muggia.
Seguirà l’interpretazione delle Sonate op. 101 e op. 106, precedute da un breve brano di sua composizione dedicato a Beethoven. Elaborata nel 1814, l’op. 101 inaugura il gruppo delle ultime cinque sonate per pianoforte che rappresentano, insieme alle Variazioni su un tema di Diabelli, la summa del testamento beethoveniano per tastiera. Il compositore si incammina per nuove vie e, in una sintesi suprema del proprio linguaggio, cerca di tradurre in suono quell’ideale di gioia che attraversa tutto il suo percorso creativo. La sperimentazione formale e contrappuntistica prosegue nella celebre “Hammerklavier”, la più monumentale sonate pianistiche beethoveniane. Dopo una lunga serie di schizzi preparatori, l’op. 106 viene alla luce tra il 1817-18 e la sua genesi si intreccia alle visioni della Messa Solenne, il progetto di una Cantata in onore dell’Arciduca Rodolfo d’Asburgo e l’ideazione dei primi due movimenti della Nona Sinfonia. L’imponenza architettonica di questo capolavoro è sorretta da due principi: il conflitto tra due tonalità ‘lontane’ (si bemolle, la luce; si minore, l’oscurità, la «tonalità nera»); e l’intervallo di terza, che unifica il materiale armonico e tematico.
La struttura mirabile appare così come un colossale tempio eretto per rendere omaggio alla potenza creatrice divina e all’amore che sorregge l’universo, a partire dalla relazione trinitaria di cui la terza è simbolo.
A introdurre queste due opere monumentali un breve haikū per pianoforte, Dell’Aurora, dedicato a Maria Zambrano, Toshio Hosokawa e L. van Beethoven. Il breve componimento trae ispirazione dall’omonimo saggio della filosofa spagnola Maria Zambrano, dall’Haiku for Pierre Boulez di Toshio Hosokawa e dalla celebre Sonata op. 53 di Beethoven (“Aurora”), brani dai quali vengono citate, in modo velato, alcune cellule motiviche. Parte di un più ampio ciclo pianistico dedicato agli Studi sull’oscurità, l’haiku esplora il concetto di rinascita che caratterizza ogni trasformazione interiore.
In relazione dialettica con la notte e proteso verso la luce di terre inesplorate, l’haikū si inarca con concisione calligrafica tra due orizzonti, sospeso nel tempo dell’ascolto.
Letizia Michielon
Veneziana, si è diplomata con lode nel 1986, appena sedicenne, presso il Conservatorio “B.Marcello”, con il M° E. Bagnoli. Si è poi perfezionata con M. Tipo, K. Bogino e A. Jasinski. Nel 1984 ha esordito con un recital lisztiano alla “Wiener Saal” del Mozarteum di Salisburgo, intraprendendo giovanissima la carriera concertistica. Borsista e vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali, ha tenuto recital in Europa, Canada e Stati Uniti. Ha preso parte a numerosi Festival di Musica Contemporanea e si è esibita con importanti orchestre. Con Limen Music ha iniziato l’incisione integrale delle Sonate di L.v. Beethoven; di prossima uscita i Préludes II Livre di Debussy con La Valse di Ravel e l’avvio dell’integrale chopiniana.
Sue opere, edite da Ars Publica, sono state eseguite nell’ambito di Festival Internazionali in Europa, Canada e Stati Uniti. Laureata in Filosofia. Dottore di ricerca a Padova, ha pubblicato volumi per Il Poligrafo, Mimesis e Il Melangolo.
Vicepresidente e Direttore artistico del Goethe Institut di Venezia, cura la direzione scientifica dell’Accademia di Filosofia della Musica in Ateneo Veneto e fa parte del comitato scientifico della collana Impromptus della casa editrice EUT di Trieste.
Ha pubblicato per Cambridge Press, Il Poligrafo, Mimesis, Il Melangolo, EUT, Castelvecchio, Libria e il Corriere Musicale. Collabora come critico musicale per Il Giornale della Musica, Amadeus, Music Paper e Il Gazzettino.