Stéfane Mellino – guitare, chant, choeurs
Iza Mellino – percussion, choeurs.
Miche Ochowiak – trompette, choeurs.
Gwen Badoux – trombone, choeurs
François Cizzko Tousch – accordéon, choeurs
Matthieu Rabaté – batterie
Dopo quattro anni dalla serata sold-out al Teatro Miela, ritornano a Trieste Les Négresses Vertes, gruppo principe insieme ai Mano Negra di quel periodo degli anni ’80 in cui rock, musica gitana, nordafricana e world si sono fusi in un esplosivo mix meticcio definito Patchanka.
Ricominciamo la stagione 2024 di Miela Music Live con un gruppo che amiamo molto, tra i primi a promuovere l’incontro delle diverse culture del Mediterraneo, un mare a cui tutti noi apparteniamo.
Nati nei quartieri parigini più popolari, nel 1988 raggiungono un successo planetario pubblicando “Mlah” il disco che ha segnato la loro carriera e che li ha consacrati come protagonisti della scena rock alternativa francese. “Mlah” mette sotto i riflettori le diverse radici culturali dei membri del gruppo che passano dalla Francia, all’Algeria e alla Spagna. Tutte queste influenze culminano in un album dinamico e coinvolgente che la critica europea e statunitense accoglie con clamore grazie anche ad una hit clamorosa come “Zobi la mouche”. Il secondo album “Famille nombreuse”, pubblicato due anni dopo, è stato un altro successo includendo in particolare il titolo “Sous le soleil de Bodega”.
Nel 1993 pubblicano un fantastico album di remix in collaborazione con grandi nomi come Massive Attack , Norman Cook (Fat Boy Slim) o William Orbit.
Purtroppo, la tragica scomparsa del cantante Helno nel 1993 ha segnato un punto di svolta nella storia del gruppo. Tuttavia, si sono ripresi e hanno continuato a produrre nuovi album , esplorando diversi mondi musicali e collaborando con molti artisti internazionali (per es. con Howie B nell’eccellente “Trabendo”). Si sono sciolti nel 2001 e poi successivamente ricomposti in occasione del loro trentennale e soprattutto per riproporre ancora dal vivo la loro musica ed il loro fantastico repertorio di canzoni iconiche.
Nei Negresses cè sempre tutta la multirazziale Parigi, non quella degli scontri di strada, ma quella degli incontri musicali tra etnie diverse, quella che si diverte a mescolare suoni, parole e ritmi, quella entrata in classifica per dimostrare che la tradizione francese poteva anche sporcarsi le mani con sonorità lontane dal contesto urbano di Parigi. I Negresses Vertes ci danno ancora una lezione di musica e spirito, di vita e d’arte. I Negresses Vertes suonano e cantano per divertirsi, lo si capisce al volo e riescono a trasmettere ancora questa loro vitalità.