Massimo Priviero, “La più bella voce del rock d’autore in italia” (Buscadero), presenta il suo ultimo lavoro “All’Italia” con un concerto acustico, accompagnato dalla sua band e per l’occasione anche da due musicisti triestini: Fiodor Cicogna alla batteria e Alessandro Castorina al basso.
Apre la serata la cantautrice triestina Miriam Baruzza accompagnata in acustico dal gruppo Illirya.
“All’Italia” vero concept album che omaggia storie e vite di italiani di ieri e di oggi. Un album che celebra la forza, il coraggio e il cambiamento di vita dei protagonisti di queste storie.
Priviero fotografa storie scandite lungo la nostra strada comune dal Novecento fino ai giorni nostri. Un viaggio italiano vissuto fino in fondo, a volte con commozione ed altre con dolcezza, attraverso linguaggi ed approcci musicali diversi che tuttavia conservano una precisa ed uniforme sonorità acustica a sostegno di un’importante cifra letteraria.
Canzoni con dentro una speciale epica di fondo, che scavano tra ieri e oggi.
Massimo Priviero dalla fine degli anni ‘70 fonda band rock, folk e blues. Ama Dylan, Young, e Springsteen e talvolta condisce i vagabondaggi giovanili in città d’Europa con veri e propri show da busker. Nascono le prime canzoni con quella fusione tra rock d’autore e poesia che in seguito caratterizzerà la sua produzione. Dopo aver firmato per Warner Music si trasferisce e alla fine del 1988 pubblica con successo l’esordio di “San Valentino”.
Nel 1990 esce “Nessuna Resa Mai”, album magico la cui titletrack diventa una sorta di manifesto esistenziale e che viene pubblicato in numerosi paesi europei avvalendosi della prestigiosa produzione di “Little” Steven Van Zandt, leggendario chitarrista e coproduttore dei grandi album di Springsteen.
Nei successivi trent’anni di carriera sino ad oggi Priviero pubblica numerosi album, sino all’ultimo “All’Italia”.
Spesso impegnato su vari fronti “sociali”, l’impegno nella scrittura, nella musica e nella vita lo conducono, sovente, a schierarsi e a spendersi con la parte debole del mondo, con brani carichi di impegno civile, di poesia unita alla forza e all’energia vocale.
“Credo che la cosa che la gente che mi segue avverta di più in quel che faccio è che quel che scrivo e suono è allo stesso modo quel che sono… e che la mia “libertà senza compromessi” riesce spesso a tradursi in forza di dare a loro… puoi chiamarlo sangue, sudore, lacrime o sorrisi… oppure umana resistenza che diventa musica d’autore e a volte poesia… ma sono alla fine un’unica emozione… “
Massimo Priviero