
una performance di Alvin Curran
per il compleanno di Erik Satie
Fra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 la Soprintendenza Speciale di Roma invitò Alvin Curran a trasformare la maestosità del sito archeologico delle Terme di Caracalla in un’incredibile installazione sonora: una ventina di altoparlanti nascosti nelle pareti del Frigidarium e nei pozzi di drenaggio davano voce e corpo a una composizione concepita per essere parte degli spazi monumentali e delle strutture antiche che la ospitavano. Omnia Flumina Romam Ducunt – Tutti i Fiumi Portano a Roma è fra gli ultimi grandi progetti di uno tra i più importanti compositori contemporanei. Figura fondamentale della musica d’avanguardia Curran nel 1966 fondò Musica Elettronica Viva insieme a Frederic Rzewski, Allan Bryant e Richard Teitelbaum e con il MEV si inserisce nel panorama di ricerca della Roma di fine anni Sessanta e Settanta assieme al celebre Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza guidato da Franco Evangelisti e che, fra gli altri, ha contato fra le proprie fila Ennio Morricone e Egisto Macchi. Nel corso di una carriera che copre quasi sessant’anni di attività Curran ha collaborato fra gli altri con John Cage, David Tudor, Pauline Oliveros, Evan Parker, Frances Uitti il gruppo Nuova Composizione e Phil Glass.
Proprio all’ombra delle maestose mura delle Terme di Caracalla, ascoltando la storia della festa di compleanno che il Teatro Miela dedica dal 1992 al suo beniamino in bombetta, Curran confessa: “Tutto quello che riguarda Erik Satie mi interessa. Satie ha un’influenza fondamentale sul mio modo di comporre. Tenetemi informato”.
E così abbiamo fatto: Penultimi Pensieri ci è sembrato un tema irresistibile per spendere questo invito di compleanno a un democratico, irriverente e tradizionalmente sperimentale ospite d’onore che con la sua performance regala al pubblico del Miela una festa per improvvisatori curiosi e visionari divertiti.