News

Teatro per tutti / Clownerie fino al 7 gennaio

Tra dicembre e gennaio il Miela propone una approfondita e travolgente escursione nel “teatro per tutti” e nell’arte della clownerie. Una esperienza di grande fascino e per pubblici di tutte le età con una rassegna di otto spettacoli  (e due laboratori) che esplora i più attuali scenari del teatro ‘tout publique’, ovvero spettacoli senza barriere linguistiche, classicamente legati alle tradizioni circensi o rielaborati in chiavi più teatrali e i cui ingredienti principali sono poche parole, molto gioco fisico, comicità e immediata empatia. Un teatro per tutti, moderno, raffinato e popolare al tempo stesso in cui la fisicità, l’inventiva e la prestazione dell’attore al limite del virtuosismo sono sempre in primo piano.

Dopo l’anteprima con il concerto comico  “Concert Jouet” di Paola Lombardo e Paola Tarsi della scorsa settimana, si prosegue con l'appuntamento di punta della rassegna.  Sabato 9 e domenica 10 dicembre arriverà infatti per la prima volta a Trieste Paolo Nani, uno dei maestri indiscussi del teatro fisico internazionale, a proporre il suo La lettera, un perfetto e stupefacente meccanismo comico che va in scena da più di 30 anni e che conta ormai 1800 repliche in tutto il mondo. Da solo, con un tavolo e una valigia di oggetti, Nani riesce a dar vita a 15 microstorie di raro virtuosismo scenico per 80 minuti senza un attimo di respiro e in cui si smette mai di ridere. Liberamente ispirato a “Esercizi di stile”, il celebre libro dello scrittore francese Raymond Queneau, lo spettacolo narra di un uomo che entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino, contempla la foto della nonna e scrive una lettera; quindi la imbusta, la affranca e sta per uscire, ma gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. Controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, esce. Nani ripete la storia per quindici volte in altrettante varianti: all’indietro, con sorprese, volgare, senza mani, versione horror, da cinema muto, da circo e tante altre ancora. Un’incredibile capolavoro di precisione, di dedizione e di studio attoriale performativo.

La rassegna del Miela proseguirà con due spettacoli del “Teatro C’Art” per una comicità tutta al femminile e che vedrà avvicendarsi sul palco del Miela, mercoledì 27 dicembre e sabato 28 dicembre, gli spettacoli Rosa, (di e con Teresa Bruno) e “Zona Franca (di e con Federica Mafucci).

In “Rosa” l’energia comica si esplica e dipana tra scivolate e cadute clownesche, spruzzi d’acqua, passi di flamenco imbizzarriti e equilibri precari. Il tutto all’ombra di un attaccapanni gigante, a cui sono appese le strampalate idee di una donna. Una semplice e surreale scenografia e pochi oggetti di scena, che diventano a tratti complici e a tratti nemici di Rosa, stravolti nella loro ordinarietà quotidiana dallo sguardo del clown. Lo stesso sguardo che trasporta lo spettatore di ogni età in mondi nuovi, rapito dal corpo di una donna che avanza, inesorabile, esibendosi nelle sue strampalate ma coinvolgenti evoluzioni spericolate.

La "Zona franca" di Federica Maffucci, invece, porterà in scena una comicissima performance sul dramma del vivere quotidiano esorcizzato comicamente insieme agli spettatori. Un territorio dove poter vivere la follia come atto di libertà, con tutta la fantasia ma anche la profondità di una vita incerta. Uno spettacolo sorprendente sulla pazzia trattata dal punto di vista di un clown, di un bambino innocente pronto ad accogliere qualsiasi cosa e che ci parla di ossessioni, insicurezze, fragilità, solitudine e noia come parte necessaria della vita.

Affascinante, coinvolgente e circense più che mai è la proposta di venerdì 29 dicembre con Quieto Parado”  di e con Pietro Barilli. In scena un personaggio tragicomico alle prese con una ricerca spasmodica dell’equilibrio e mille acrobazie. Tra sorprendenti evoluzioni con corda molle, danza, slackline e manipolazione di marionette, il giovanissimo Pietro Barilli riesce a far vivere al pubblico uno sorprendente psicodramma sulla sfiancante ricerca del bilanciamento che commuove e lascia senza fiato.

A chiudere l’anno ci penserà, sabato 30 dicembre, un vero e proprio Clown Gala a opera del “Collettivo Clown di Milano”, che torna al Miela dopo il successo dello scorso anno per proporre un estratto della rassegna milanese che ormai da sette anni vede avvicendarsi centinaia di artisti. Un varietè forsennato tra mirabolanti numeri comici per una festa di precapodanno con merende, brindisi, aperitivi, sorprese e una scorpacciata di risate. Sul palco, alcuni tra i saltimbanchi più rinomati e strampalati della rassegna milanese: Sebastian Burrasca, La Supercasalinga, DJ Grey, il Duo Meroni-Zamboni e l’esplosivo presentatore Luca D’Addino.

Sabato 6 gennaio vedrà ancora una proposta femminile, di rara inventiva e accolta con successo nei migliori festival e teatri italiani, ovvero Anita. Giocolerie da bagno, di e con Anna Marcato per la regia di Rita Pelusio. Un luogo intimo e per certi versi quasi sacro, il bagno che diviene quasi una pista da circo. Anita prepara la vasca, ci cade dentro e il tutto si trasforma immediatamente in un profumato palcoscenico per monologhi, giocolerie e canzoni comiche. Autoironica, pungente, intrigante, Anita affronta i temi di tutti i giorni, sbeffeggiando chi la vita la prende troppo sul serio.

La rassegna chiuderà i battenti domenica 7 gennaio con il duo dei Fratelli Caproni inAttento, si scivolaideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti, coppia di performer di altissimo livello tra le più apprezzate in Italia e non solo. In bilico tra malinconia ed euforia, due strani individui in frac giocano con la fantasia, litigano con la realtà, si aggrovigliano nei loro numeri in un’atmosfera rarefatta e onirica tra numeri comici classici giocati all’interno della dinamica di coppia, numeri mimici sostenuti dalla musica e di goffo illusionismo destinati a rivelare ingenuamente i propri trucchi.

Correda e completa la rassegna un ulteriore e prezioso spazio di approfondimento con ilLaboratorio pratico sull’Arte del Clown e l’integrazione dell’individuo”, secondo la metodologia André Casaca, tenuto da Teresa Bruno e Federica Mafucci del Teatro C’Art nelle giornate di mercoledì 27 e giovedì 28 dicembre. Degli incontri formativi dedicati all’espressione dell’essere oltre le diversità̀, con l'obiettivo di contribuire alla formazione dell’identità̀ attraverso una serie di esercizi con un taglio ludico.
Rivolto ad attori/attrici, performer, studenti/esse di teatro e a tutti e tutte coloro che vogliono conoscere la propria parte clownesca e provano la curiosità di approcciarsi ad una realtà̀ di esplorazione del proprio corpo, il laboratorio si articolerà in diversi momenti. Uno dedicato agli adulti (mercoledì 27 dicembre, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, docente Federica Mafucci); uno rivolto ai bambini di 6-10 anni (giovedì 28 dicembre, ore 10.00 -12.00, docente Federica Mafucci) e un altro per bambini di 4-7 anni (giovedì 28 dicembre, ore 14.30 – 16.30, docente Teresa Bruno).
clicca su QUI per compilare il modulo d’iscrizione

Guarda qui tutto il programma

Ricordiamo che gli spettacoli della rassegna sono acquistabili anche formula abbonamento "tandem" da 5,10, e 15 spettacoli acquistabile presso la biglietteria del teatro (tel. 0403477672) da lunedì a venerdì dalle 17.00 alle 19.00 e su www.vivaticket.com