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FAKE DANTE

Gli Steal Novo in prova. Intervista alla band.

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Il 25 marzo alle ore 11.00, in occasione della giornata dantesca, andrà in onda un’intervista esclusiva alla band degli Steal Novo, rubata durante le prove  al Teatro Miela dove stanno registrando il loro primo album ‘Fake Dante’.

Il progetto di Massimo Navone, che ne cura anche la regia, è un’ occasione imperdibile per conoscere di persona i componenti di questo nuovo fenomeno del panorama musicale dantesco, che inaugurerà il grande tour estivo il 30 luglio sul palcoscenico di Trieste Estate.

Dante Alighieri, il sommo poeta. 700 anni ed è ancora tra noi. Interpretiamolo come un buon segno. Ma anniversari a parte, che cosa possiamo ancora trovare di vivo e utile per noi nelle sue opere e nella sua biografia? Domanda forse scontata ma d’obbligo. La risposta non è facile ma apre un terreno affascinate da esplorare, soprattutto per le giovani generazioni che lo incontrano per la prima volta sui banchi di scuola e possono patirne di più la distanza. Abbiamo pensato che si potesse iniziare col chiedersi come fosse Dante da giovane, prima di diventare famoso e radunati un gruppo di altrettanto giovani artisti di bel talento che vivono e lavorano a Trieste e dintorni, e gli abbiamo posto questa domanda.
“Chi di noi ha letto e si ricorda qualcosa dell’opera d’esordio di Dante la Vita Nuova?…”
Silenzio… Bene, leggiamola insieme. Si apre davanti a noi una dimensione narrativa che ci pare bizzarra. Un’onirica biografia amorosa costruita apposta per produrre visioni a tratti psichedeliche, che a loro volta generano poesie. Più precisamente sonetti e ballate, che Dante poi ci spiega, come un professore puntiglioso ad una classe di somari. Viene anche il dubbio che ci stia prendendo in giro. Emerge da questo ‘prosimetro’, (abbiamo scoperto chiamarsi così), una personalità ipersensibile e inquieta, permeata da un’emotività estrema, spesso preda di allucinazioni spaventose che portano puntualmente tutti i sensi, nessuno escluso, sull’orlo di un collasso mortale.
E’ il ritratto di un giovane artista alle prese con i problemi e gli interessi della sua età: ardua ricerca della propria identità creativa, politica e sociale, desiderio di successo, amicizie immense, amori disperati. Tra le ossessioni del giovane Dante e quelle degli artisti coetanei del terzo millennio pare che non sia cambiato quasi nulla. Il gruppo si mette al lavoro. Si comincia per tentativi. Si elaborano narrazioni, brevi scene, videoclip, ma soprattutto cominciano a nascere le prime bozze di canzoni. Ballate e sonetti non erano forse composti per essere cantati? Inizia a prendere corpo l’idea di una pop-band. Gli ‘Steal Novo’. Steal come rubare ovviamente. La band infatti ruba a mani basse versi a Dante per trasformarli in qualunque forma musicale le passi per la testa, dal country, al blues, al rock, fino alla romanza lirica e alla canzone napoletana.
Sono in dieci, raro in questi tempi di magra, e i talenti ci sono eccome, ma spaiati. Due studiano canto e sanno cantare, due sono musicisti e sanno suonare. Gli altri hanno studiato da attore. Il risultato è che tutti suonano, cantano e recitano cercando spudoratamente di darla a bere. Gli Steal Novo, con l’incoscienza della giovinezza, pensano già in grande. Un tour estivo per lanciare il loro primo album che non poteva intitolarsi altrimenti che ‘Fake Dante’. Sarà vero?

Giacomo Segulia, Antonio Veneziano, Alejandro Bonn, Davide Rossi, Ilaria Marcuccilli, Mila Comel, Veronica Dariol, Omar Giorgio Makhloufi, Irene Sualdin e Enza De Rose.

organizzazione: Bonawentura, Teatro La Contrada Trieste, Artisti Associati Gorizia e C.S.S. Udine

 

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