di Corrado Premuda
con Sara Alzetta
progetto a cura di Laura Forcessini
produzione Bonawentura
Il poetico testo s’ispira alle opere e alla personalità dell’artista. La vita e le opere di Leonor s’intrec-ciano tra loro e compongono un denso e complesso universo affabulatorio. Si accenna all’infanzia triestina, contrassegnata subito dal grande amore per i gatti e da una malattia agli occhi che obbligò la ragazzina, figlia unica, a trascorrere alcuni mesi sola e nell’oscurità. Si racconta del successo riscosso da giovane, anche come costumista, a Parigi malgrado l’atteggiamento maschilista dell’ambiente artistico. Ci si sposta a Roma dove Leonor vivrà negli anni drammatici della seconda guerra mondiale. Il talento si affianca a uno stile di vita bizzarro e libero, all’invenzione di un imma-ginario onirico che concilia la fiaba e la realtà, in viaggio su un treno fantastico (protagonista di un ciclo di sue opere) che diventa palcoscenico teatrale.