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“Libertà delle donne: scritture plurali”
Viaggi nelle culture: vestirsi travestirsi narrarsi

ore 15.00 sala video:
Terzo spazio e dintorni
Incontri con scritture migranti e native
Vogliamo mettere a confronto storie e narrazioni di donne che agiscono un mutamento sociale, che si mostrano capaci di vivere luoghi diversi oltrepassando i confini linguistici, identitari, culturali. Interroghiamo la società contemporanea osservando le contraddizioni, le precarietà, i conflitti, le povertà. I messaggi sugli eventi del mondo che ci arrivano dai media tendono generalmente a impaurirci a livello individuale, a farci sentire isolate nel dolore e riducono la nostra libertà. Noi riteniamo che l’arte, la letteratura, la scrittura, esprimano una forza radicale e agiscano per il cambiamento. Ci dicono la verità del mondo in cui viviamo, un dire che trova corpo, materialità capace di ospitare ciò che accade, con dolore ma anche con meraviglia. Aiutano ad elaborare il dolore, sono legate alla relazione con l’altra/o, a cui domandano un «ritorno». Spezzano il senso d’impotenza attraverso un nuovo rapporto tra i segni e le cose. Parlarne è un modo per rilanciare l’agire politico, è una forma di responsabilità politica.

Scrivere tra più lingue e culture
a colloquio con le scrittrici Laila Wadia, Natalia Molebatsi, Melita Richter, Helen Brunner
Interventi critici e osservazioni (im)pertinenti di
Marisa Sestito: Tradurre il genere
Marina Giovannelli: Il bilinguismo asimmetrico di Elsa Buiese
Gabriella Musetti: Raccontare le guerre. Nelida Milani
Interventi liberi

ore 21.00 sala grande
Performance multimediale
Storia di una donna che guarda al dissolversi di un paesaggio
lettura poetica di Antonella Bukovaz
musiche eseguite dal vivo di Teho Teardo
immagini video di Leonardo Gervasi

atto unico
Crinale estremo
da un racconto di Nelida Milani a cura de La Macchina del Testo.
Con Elke Burul, Stefano Vattovani.
Regia di Gianfranco Sodomaco