Un lavoro su un testo (“il primo testo teatrale a cui tutti pensano, sempre borderline tra tragico e comico”, dice Paolo Rossi) che sta assumendo la forma di un vero e proprio manifesto di teatro popolare, di rinascita e di ricerca. E che anche produttivamente è riuscito a mettere insieme più teatri in un fortunato progetto di collaborazione e di “sistema”.
Il lavoro di allenamento “shakespeariano” per Rossi e la sua compagnia è infatti già partito da mesi, tra le prove di Bolzano, gli “assaggi” e le rappresentazioni di fortuna in strade e cortili di varie città e le esclusive prove veneziane. Ora, al Miela di Trieste, “Little King” Rossi sta mettendo a punto il suo lavoro e vuole chiamare il pubblico ad aiutarlo a tirare i fili della immortale vicenda di Amleto insieme a i suoi attori e i suoi musicisti.
L’invito, anche al pubblico, è quindi quello di farsi parte attiva dello spettacolo e di tornare a partecipare alla “vita teatrale” celebrando adeguatamente questo mito teatrale. “Il teatro è nato nell’antica Grecia come un rito, un processo, una sida, una rissa. È vivo, è un evento. Come il calcio e il sesso”.
L’Amleto di Paolo Rossi è una co-produzione tra il Teatro Stabile del Veneto e il Teatro Stabile di Bolzano che inaugurerà il cartellone dell’Estate Teatrale Veronese con il debutto al Teatro Romano il 1° luglio.
organizzazione: Bonawentura
Ingresso su prenotazione € 5,00. Biglietti in prevendita: online su www.vivaticket. Inoltre è possibile effettuare una prenotazione (fornendo i dati personali nome, cognome e recapito telefonico) scrivendo a biglietteria@miela.it