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QUATTRO PASSI NEL CINEMA DI PIER ANTONIO QUARANTOTTI GAMBINI

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fotografie di scena, locandine, manifesti, leggere, sceneggiature e soggetti cinematografici
a cura di Franco Però e Piero Delbello 

Tra il prezioso materiale dell’archivio personale dello scrittore, che ha trovato casa nell’Istituto di via Torino, vi sono anche le testimonianze dei rapporti che egli ebbe con il mondo del cinema: lettere di amici, di produttori, di agenti, documenti che raccontano la lunga strada percorsa da “L’onda dell’incrociatore” e “La calda vita” prima di arrivare alla realizzazione filmica; e poi i soggetti, la sceneggiatura, le foto sui set e – per “La calda vita” – i manifesti gelosamente custoditi del film che,  tra i due realizzati prima della sua scomparsa, Quarantotti Gambini sentiva il solo che non avesse tradito il romanzo. 

E ancora, vi sono poi altre testimonianze del rapporto di Quarantotti Gambini con il cinema:  i suoi pensieri, le lettere a Valerio Zurlini e quelle di Jacqueline Sassard – la moglie del regista – allo scrittore, e infine un’altra sorpresa, un soggetto cinematografico inedito: una sorta di favola ambientata in quella Russia che l’autore scopriva attraversandola nel 1960.

Il visitatore che attraverserà i frammenti di questo mondo potrà, se lo vorrà, farsi accompagnare dalle atmosfere dei due film: con delle cuffie audio, ascoltandone le scene.