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TONINO CAROTONE

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Antonio De La Cuesta, in arte Tonino Carotone, è un artista internazionale cult e ritorna al Teatro Miela con la sua band al gran completo per presentare i suoi successi e il suo ultimo lavoro appena uscito “Etiliko Romantiko“.

Tonino nasce a Burgos (Castiglia e León) e cresce in un sobborgo di Pamplona ed è da sempre innamorato della musica italiana. Si ispira a Fred Buscaglione per il look e a Renato Carosone per lo pseudonimo; con quest’ultimo ha l’onore di incidere una indimenticabile versione di “Tu vuò fa l’americano”. Arriva in Italia per la prima volta nel 1995 ma raggiunge successo e grande pubblico solo nel 2000 con l’album “Mondo difficile” che diventa subito Disco d’Oro.

Negli anni, ha collaborato con Manu Chao, Eugene Hùtz (Gogol Bordello), Erriquez (Bandabardò), Pietra Montecorvino, Locomondo, Arpioni, Zibba, Vallanzaska, Piotta, Roy Paci, Africa Unite e molti altri. Su di lui e con lui nel 2006 Federico Traversa scrive il libro “Il maestro dell’ora brava” per le Edizioni Chinaski e riceve il “Premio Carosone” come miglior artista straniero al teatro Politeama di Napoli. Nel 2008 riceve l’invito da parte di Emir Kusturica per partecipare al suo “Film & Music Festival” e nel 2015 è ospite a Cuba al Festival del cinema dell’Havana. Suoi i brani nel film “Il Ricco, il povero e il maggiordomo” di Aldo, Giovanni e Giacomo e “Yucatàn” di Daniel Monzón. Nel 2017 viene battezzato “Cittadino romagnolo nel Mondo” dalla famiglia Casadei per l’interpretazione in spagnolo del celebre successo “Romagna Mia”.
Da sempre sensibile alle problematiche dei diritti umani e civili è stato uno dei primi ribelli alla leva nei Paesi Baschi, subendone purtroppo tutte le conseguenze, anche penali. Nell’ottobre del 2018 a lui ed agli altri renitenti alla leva militare viene intitolato nel Parque de la Insumisión (“Parco dell’insubordinazione”) a Pamplona, il primo monumento al mondo che ricorda i non caduti in guerra, ma che hanno lottato per un ideale comune: la pace.
Nel 2019 pubblica “Solcando le onde” che canta insieme al Coro dell’Antoniano (Zecchino d’Oro). Una canzone che affronta l’argomento dei migranti, con un focus particolare sul Mediterraneo; un testo a più strati di comprensione, adatto anche ai bambini e che racchiude poetica ed umanità.

Tonino Carotone continua la sua navigazione controcorrente, lontano alle mode e coerente ai suoi valori, che lo vedono ancora una volta tra la gente, nei quartieri popolari, seduto al bar raccontando e ascoltando storie di vita.
Nel nuovo album “Etiliko Romantiko” (uscito il 10 marzo) tanti artisti ed amici hanno accompagnato l’istrionico musicista spagnolo (basco d’adozione): da Gino Paoli a Piotta, dal Piccolo Coro dell’Antonino a Markos Koumaris (Locomondo), da Pietra Montecorvino ad Alessandro Stefana (Vinicio Capossela), da Lorenzo Hengeller a JhonnyBoy, da Laura Furci a Mimmo Epifani ed il Circolo Mandolinistico di San Vito dei Normanni fino a Piluka Aranguren, Bolla Trio e molti altri musicisti internazionali.
Partecipando alle incisioni delle canzoni racchiuse in “Etiliko Romantiko” ognuno di loro ha sancito un’amicizia, un legame che passa attraverso la musica e la vicinanza ai temi cari a Tonino Carotone: gli ultimi, gli emarginati, il Mediterraneo con le sue culture, oltre ovviamente alla vita ed alla voglia di fare festa.

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