Nel tentativo di declinare la rassegna Satierose nel contemporaneo di questo tempo incerto e straordinariamente dilatato la proposta è stata ripensata conservando la tematica del gioco inteso come attesa, invenzione, meditazione e sorpresa. Cuore della rassegna sarà Pazienza del Violoncello, composizione di Carlo de Incontrera su mazzo di carte di Miela Reina – (1970). Due giornate di festival e un’anteprima accompagneranno i satiemaniaci alla scoperta degli elementi formali e performativi che caratterizzano il poetico solitario – quanto mai adatto in tempi di distanziamento - fatto di attese, silenzi, incertezze e curiosità per incontrare quello che il gesto performativo, la sensibilità, l’ironia e la voglia di giocare dell’interprete sapranno generare.
Sarà il violoncello di Francesco Dillon, interprete e giocatore designato per Jeu de Vivre - Satierose 2021 che allo scoccare della mezzanotte del 17 maggio - compleanno di Erik Satie - Dillon giocherà il poetico solitario sul palco del Teatro Miela. A oltre cinquant’anni dalla composizione La pazienza del Violoncello di Carlo de Incontrera su mazzo di carte di Miela Reina mettiamo in scena la Pazienza: attesa, silenzio, solitudine e creazione come regola del gioco. Una proposta che ci pare adatta a raccontare la musica in questo momento storico; un tentativo di proporre una condivisione, di attivare uno spazio poetico e alterato dalle regole e dai simboli delle carte per guardare le nostre attese individuali e collettive condividendo assieme all’interprete la solitudine dell’atto performativo nello spazio vuoto, la curiosità poetica per quello che verrà.